A Nuova Delhi il governo ha chiuso le scuole primarie e raccomandato lo smart working: il livello di inquinamento è troppo alto.
La capitale dell’India, New Delhi, è riconosciuta come una delle città più inquinate al mondo con una soglia di polveri sottili che ha superato di più di 10 volte la soglia di sicurezza globale nella giornata del 3 novembre scorso.
Già finita spesso al centro del dibattito per l’inquinamento che abbassa notevolmente anche le aspettative di vita degli abitanti, la capitale indiana si è svegliata sotto una coltre di smog.
Per questo motivo, il governo ha deciso di prendere alcuni provvedimenti al fine di tutelare, per quanto possibile, la salute degli abitanti.
Nuova Delhi è classificata tra le peggiori capitali del mondo in termini di qualità dell’aria: solo nei periodi invernali il livello di PM 2,5 (ovvero micro particelle cancerogene capaci di penetrare nei polmoni), è più di 30 volte il livello massimo stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il problema dell’inquinamento è un vero e proprio dramma per il Paese, tanto che il governo ha istituito una “Green War Room”, ovvero un centro di coordinamento ad alta tecnologia dove diciassette esperti monitorano i livelli di smog nell’aria in tempo reale.
L’analisi avviene attraverso delle immagini satellitari della NASA, mentre alcuni sensori analizzano l’indice della qualità dell’aria. In questo modo, il governo indiano cerca di monitorare l’indice di inquinamento dell’aria e, lo scorso 3 novembre, i dati hanno evidenziato una presenza di polveri sottili fino a 10 volte maggiore rispetto a quella indicata dalla sicurezza globale. Per questo motivo, il governo ha stabilito la chiusura delle scuole primarie per una settimana e vietato la circolazione ai veicoli inquinanti e i lavori di costruzione. Chi verrà sorpreso a circolare in auto, autobus e camion a benzina e diesel, sarà costretto a pagare una multa pari a 240 dollari.
Nonostante i divieti imposti dal governo, che ha stabilito lo smart working per la maggior parte dei dipendenti e chiesto che coloro che sono costretti ad uscire da casa indossino delle apposite mascherine, non ha impedito agli agricoltori delle campagne vicine di continuare a bruciare le stoppie per preparare i campi alle prossime semine.
In questo modo, i livelli di inquinamento stenteranno ad abbassarsi, mentre i cittadini della capitale continueranno a morire per malattie respiratorie: secondo un’indagine pubblicata dall’Energy Policy Institute dell’Università di Chicago, l’inquinamento riduce l’aspettativa di vita di un abitante di Delhi in media di 11,9 anni e di cinque anni per gli indiani in generale.