Giorgia Meloni ha parlato sul tema della denatalità in Italia, dicendosi dalla parte della famiglia.
“Una donna che ha messo al mondo almeno due figli ha già dato un contributo importante alla società” è la frase che ha pronunciato Giorgia Meloni prima di presentare all’Italia il progetto per le mamme inserito nella nuova legge di bilancio. Il governo ha infatti stanziato 2 miliardi e mezzo di euro per incentivare la natalità e tutelare la famiglia.
Il tema della famiglia è stato cruciale per la campagna elettorale meloniana, così come lo è stata la nomina dei nuovi ministeri una volta insediatasi al governo: non più “Ministro delle Pari opportunità”, bensì “della Famiglia”. Stando così le cose, Meloni ha posto in essere il “patto per le imprese responsabili in favore della maternità“.
L’obiettivo che si è posta è combattere la denatalità, dal momento che il Belpaese non vive un’impennata demografica dal secolo scorso. Perciò, la presidente ha affermato quanto segue: “La denatalità affligge tutta l’Europa e non solo e in Italia un certo clima culturale ha contribuito a spingere giù la curva demografica”.
Ha continuato come segue: “Per decenni c’è stata molta disattenzione nei confronti della famiglia e, mentre altrove si correva ai ripari, da noi parlare di sostegno alla natalità sembrava quasi essere un tabù. Ecco, noi abbiamo infranto quel tabù, abbiamo messo la famiglia e la natalità al centro della agenda di Governo”.
Giorgia Meloni ha dunque tenuto un discorso ufficiale per presentare i provvedimenti a favore esclusivo delle famiglie tradizionali nella nuova legge di bilancio. Ha colpito il punto di contatto che ha istituito tra natalità e libertà, sottolineando che un paese libero è un paese in cui la ricchezza generi la volontà di mettere su famiglia.
In passato, questo è stato vero, ma nel 2023 le istanze sociali, soprattutto della donna, sono mutate. “Un’impresa a misura di mamma e di bambino può essere una chiave di volta per affrontare tutti insieme questa sfida”: ha chiuso così il suo discorso. Dunque, la nuova legge di bilancio ha posto al centro la mamma, non la donna in quanto donna.