Gli studenti della Sapienza di Roma hanno occupato l’ateneo per sostenere la Palestina.
I laureandi dell’università di Roma La Sapienza hanno manifestato all’interno dell’ateneo per la situazione in Palestina, Gaza, Cisgiordania e i territori limitrofi. Hanno affermato che lo stato italiano stia sostenendo il regime di apartheid dello stato israeliano. Per questo motivo, è giunta l’occupazione.
Nello specifico, gli studenti si sono detti contrari alla mozione pro Israele, approvata dal parlamento. Gli occupanti hanno dunque chiesto l’immediata cancellazione del provvedimento e affisso, in segno di protesta, la bandiera con i colori della Palestina sulle pareti dell’università.
Inoltre, hanno diramato una nota scritta per chiarificare le proprie intenzioni: “Vogliamo che la mozione votata all’unanimità dal Senato accademico sia revocata, che la Sapienza smetta di sostenere il regime di apartheid israeliano, che tronchi gli accordi con quel governo e con tutte le istituzioni che sorgono sui territori occupati”.
I personaggi che hanno organizzato la protesta fanno parte di un collettivo studentesco chiamato “Cambiare rotta”. Attualmente, si stanno tenendo conferenze e assemblee in facoltà, benché l’edificio sia stato occupato. Ansa ha confermato che si stiano svolgendo anche alcune lezioni, segno della serietà degli occupanti.
“L’unico responsabile è Hamas: l’attacco è privo di giustificazioni e da condannare senza alcuna ambiguità” ha affermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in occasione dello scoppio della nuova fase di questo conflitto quasi centenario. Secondo gli studenti dell’ateneo romano, il sostegno alle truppe e al popolo israeliano da parte degli italiani e di molti paesi occidentali è una barbarie.
A pronunciarsi sull’argomento è stata anche Liliana Segre, senatrice a vita italiana, nonché sopravvissuta a uno dei campi di concentramento nazisti: “Mi sembra di aver vissuto invano. Sento crescere in me solo una tristezza infinita”. Intanto, anche altre università sono state occupate, come ad esempio L’Orientale a Napoli. Le istanze portate avanti dai manifestanti sono state le medesime degli studenti romani della Sapienza. In molti ritengono che anche i licei inizieranno la stagione delle occupazioni e delle autogestioni, a partire dalla fine di novembre.