I lavoratori di Mondo Convenienza hanno interrotto lo sciopero dopo la decisione dell’azienda di assumerli con un contratto a tempo indeterminato.
L’intero gruppo di lavoratori, facchini, autisti, scaffalisti e commessi di Mondo Convenienza ha smesso di protestare. Infatti, il presidio dinanzi la sede della struttura di Campi Bisenzio, a Firenze, si è sciolto questa mattina. La protesta stava andando avanti da circa 160 giorni, l’equivalente di cinque mesi.
Nel corso di questi mesi, i lavoratori hanno cercato una soluzione con la controparte attraverso tavoli di mediazione, manifestazioni, cortei e dichiarazioni scritte. Qualcosa si è mosso, infatti la forza lavoro è stata tutta riassunta con contratti a tempo indeterminato, in luogo dei contratti di apprendistato della situazione precedente al presidio.
Nello specifico, gli operai della ditta RL2 che avevano dato il via alle proteste, per poi essere licenziati in tronco, hanno riavuto il proprio posto di lavoro, con contratto regolare a tempo indeterminato. Tuttavia, nonostante le conquiste, i lavoratori hanno intenzione di protrarre le proteste, a causa del tipo di contratto sottoscritto.
Infatti, le nuove assunzioni sono disciplinate sotto il criterio del contratto di lavoro “multiservizi e pulizie”, invece di quello della logistica, uno dei punti chiave della protesta. Questo è stato l’elemento focale per cui SiCobas ha incentivato i lavoratori a procedere ulteriormente con la lotta.
“Non è una vittoria piena, la lotta non si fermerà qui finché non otterremo il contratto di logistica, invece di quello multiservizi e pulizia” è quanto affermato dal sindacalista Luca Toscano. “A livello pratico, la differenza salariale tra il contratto multiservizi e quello della logistica vale dai 400 ai 500 euro al mese in busta paga”.
Tuttavia, Toscano ha sottolineato le vittorie della protesta: “L’assunzione c’è stata, ma resta l’applicazione di un contratto ritenuto inappropriato per il lavoro svolto da facchini, autisti e montatori. La lotta andrà avanti con nuove forme perché senza questa vertenza non sarebbe iniziata neanche la trattativa in corso con la società”. I meriti dell’operato dei lavoratori di Campi Bisenzio sono un apripista cruciale per tutte le lotte future.