Un nuovo allarme interessa e preoccupa il mondo: abbiamo superato di 2 gradi l’aumento della temperatura media globale.
L’Accordo di Parigi sul clima del 2015 si impegnava a mantenere la temperatura media globale al di sotto di due gradi rispetto ai livelli preindustriali.
Nella giornata tra il 17 e il 18 novembre scorso, questa soglia è stata superata creando preoccupazione tra i climatologi.
L’innalzamento della temperatura, a lungo termine, potrebbe infatti avere delle conseguenze disastrose sull’ambiente, sugli animali e sugli uomini.
Si continua a parlare sempre più spesso di crisi climatica e riscaldamento globale che, a lungo termine, potrebbero causare importanti e dannosi effetti a livello mondiale. Il 17 e il 18 novembre scorso, la crisi del clima ha fatto salire le temperature più dell’1,5 gradi centigradi concessi. Si sono infatti registrati ben 2,07 grandi in più del normale: si tratta della prima volta nella storia dell’umanità in cui la temperatura media globale è aumentata di 2 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali.
Per il momento, questo è solo un primato, ma su lungo termine la situazione potrebbe verificarsi nuovamente. Proprio per questo, i climatologi e gli scienziati hanno lanciato l’allarme: il dottor Sam Burgess, vice direttore del Copernicus Climate Change Service, ha sottolineato come il superamento della soglia dei 2 gradi centigradi potrà avere un impatto significativo sull’ambiente e sulla vita sulla Terra. La maggior parte delle barriere coralline del mondo potrebbero essere compromesse, gli insetti potrebbero morire così come anche le piante e i vertebrati, mentre ci potrebbe essere un aumento della povertà legata al clima per diverse centinaia di milioni di persone.
Il 2023 è stato senza dubbio uno degli anni più caldi di sempre. Gli scienziati, infatti, sono certi che quest’anno supererà di gran lunga il primato detenuto dal 2016 raggiungendo così il primo posto nella lista degli anni più caldi della storia da quando esistono misurazioni accurate e confrontabili. Tra gennaio e ottobre la temperatura media globale è stata superiore di 1,43 grandi rispetto all’era pre-industriale e solo nel mese di ottobre questo livello era arrivato a 1,7 gradi.
Dopo le rilevazioni del Copernicus climate change service, l’istituto di monitoraggio del clima dell’Unione europea, le Nazioni Unite hanno allarmato sulle attuali politiche di decarbonizzazione assunte dai governi mondiali. In base a quanto emerso dal rapporto del Programma per l’ambiente (Unep), i piani di riduzione delle emissioni odierni sono inadeguati e ci portano verso un aumento di 3 gradi nel corso di questo secolo. La situazione prospettata, dunque, non è affatto felice.