Filippo Turetta resta nel carcere di Montorio, i detenuti protestano: “Lo trattano come un Vip”
Tensione nel carcere di Montorio, a Verona, dove Filippo Turetta è stato destinato: malumore tra gli altri detenuti e forti polemiche.
L’associazione Sbarre di Zucchero interviene dopo la notizia che Filippo Turetta è stato destinato al carcere di Montorio, lo stesso dove negli ultimi 15 giorni si sono verificati ben tre suicidi.
La situazione della struttura e dei suoi detenuti, dunque, risulta precaria e molto difficile da gestire tanto che l’arrivo di Filippo Turetta pare abbia creato non pochi malumori tra i detenuti.
L’associazione ha lanciato via Facebook un allarme riguardo anche l’eccessiva attenzione dei media sul caso Cecchettin e su Turetta, mentre i parenti di alcuni familiari si sono lamentati.
Filippo Turetta detenuto “vip”
L’eco mediatica che ha avuto il caso di Giulia Cecchettin ha spinto giornalisti e televisioni ad appostarsi davanti al carcere di Montorio dove Filippo Turetta è detenuto. Il 22enne, presunto colpevole dell’omicidio di Giulia, la sua fidanzata, è stato però destinato in un carcere che presenta già delle situazioni particolari che ne hanno fortemente minato gli equilibri. Tre suicidi in 15 giorni evidenziano la situazione di emergenza che sta vivendo l’istituto e l’associazione Sbarre di Zucchero è intervenuta chiedendo se non fosse stato necessario spostare Turetta in un carcere diverso.
“La presenza di tanti giornalisti fuori dall’istituto ha creato del malumore. Anche perché in una situazione come quella di Montorio non si possono creare divisioni tra detenuti di serie A e di serie B – ha sottolineato Marco Costantini, segretario dell’associazione che si occupa della realtà carceraria – . Ognuno ha i suoi diritti, ma bisogna anche evitare che si generino poi problemi per lo stesso ragazzo”. Al momento, infatti, Turetta è tenuto in infermeria e osservato a vista, al fine di evitare eventuali atteggiamenti autolesionistici. La compagna di uno dei detenuti dello stesso carcere, però, commentando il post di Costantini, ha denunciato una particolare situazione venutasi a creare nell’istituto a svantaggio degli altri detenuti.
Problemi nel carcere di Montorio
La persona intervenuta sui social ha raccontato che, dal momento dell’arrivo di Turetta a Verona e in seguito alla costante presenza di giornalisti e tv fuori, gli avvocati degli altri detenuti hanno faticato ad incontrarli. “[…]I ragazzi dentro sono seguiti meno del solito, perché come ha detto un brigadiere al mio compagno, ‘Adesso bisogna pensare al nuovo arrivato Vip!’. Che schifo sono sempre più schifata”, ha continuato a lamentarsi la donna.
A Filippo Turetta, inoltre, pare fosse stato concesso l’incontro – poi cancellato – con i genitori in un giorno in cui i colloqui non sono previsti. Come emerso, inoltre, pare che il presunto omicida di Giulia Cecchettin abbia già avuto a disposizione dei libri accelerando le pratiche che, solitamente, devono seguire gli altri detenuti.