Firenze, commerciante ucciso con un sacchetto in testa: fermati due dipendenti
La Polizia indaga per l’omicidio di un commerciante di 72 anni a Firenze: fermati due ex dipendenti.
Lo scorso 30 novembre, veniva ritrovato nell’abitazione di via de Pinedo, nel quartiere di Novoli, alla periferia di Firenze, il corpo senza vita dell’iraniano Safaei Chaikar Kiomars.
Il cadavere era stato ritrovato dal fratello e dal nipote della vittima, allertati dal fatto che l’uomo non si fosse presentato come suo solito al lavoro. Safaei Chaikar Kiomars, infatti, viveva da anni a Firenze e aveva una bancarella di bigiotteria presso il mercato del Porcellino.
Le indagini della polizia
I familiari della vittima, allertati dalla sua assenza al lavoro e dal fatto che non rispondesse al cellulare, si sono recati presso la sua abitazione, trovandosi davanti ad una tragica situazione. Il corpo di Safaei Chaikar Kiomars giaceva nell’ingresso di casa, con le mani legate dietro la schiena e un sacchetto avvolto intorno alla testa. Tutto intorno, invece, la casa era stata messa a soqquadro. “La scena dell’omicidio si presenta complessa, è avvenuto in modalità violenta e ci sono molte tracce utili”, aveva commentato il neo procuratore del capoluogo toscano Filippo Spiezia al termine di un sopralluogo nella casa.
La polizia, quindi, ha iniziato ad indagare sul caso per capire le modalità in cui è avvenuto l’omicidio e mettersi alla ricerca del presunto colpevole. Tra le cause del decesso venivano presi in considerazione il soffocamento, lo strangolamento, oppure un malore a seguito dell’aggressione, ma è stato necessario attendere l’autopsia per capire bene cosa accaduto. Dopo l’esame sul corpo della vittima, quindi, è stato evidenziato che aveva fratture sul corpo, ma non sarebbero state quelle a determinare la morte. Si ipotizza, infatti, un malore poiché era cardiopatico.
Fermati due dipendenti
Per dare un volto a chi avrebbe ucciso l’ambulante Safaei Chaikar Kiomars, la polizia ha preso in esame le immagini registrate dalle telecamere presenti nella zona in cui abitava l’ambulante. Convocati i familiari e gli amici della vittima, sono stati individuati come presunti colpevoli due fratelli, uno dei quali lavorava per la vittima, mentre l’altro è un suo ex dipendente.
I due potrebbero aver ordito una rapina, poi finita male. I presunti colpevoli, quindi, sono stati sottoposi al fermo disposto dal pm Sandro Cutrignelli nella notte. La squadra mobile di Firenze ha effettuato l’arresto e si sta impegnando a definire i particolari dell’omicidio. La questura ha confermato il fermo dei due fratelli, mentre ulteriori dettagli “saranno illustrati dal Procuratore capo di Firenze a seguito del pronunciamento del giudice competente”.