Giulio Regeni, il gup di Roma autorizza l’inizio del processo. La madre: “È una bella giornata”
Il gup di Roma ha autorizzato l’inizio del processo per il caso legato all’omicidio di Giulio Regeni.
Giulio Regeni era un dottorando italiano dell’Università di Cambridge, rapito in Egitto nel 2016, durante il quinto anniversario delle proteste di piazza Tahrir.
Scomparso il 25 gennaio di quell’anno, venne ritrovato senza vita il 3 febbraio: il suo corpo giaceva nelle vicinanze di una prigione dei servizi segreti egiziani e presentava segni di tortura.
Sul corpo di Giulio Regeni erano stati incise lettere dell’alfabeto individuate come pratiche di tortura della polizia egiziana e, dopo anni di dibattito a livello europeo, il gup di Roma ha autorizzato l’inizio del processo per quattro 007 egiziani.
La decisione del gup di Roma
Dopo un lungo iter giudiziario, lo scorso settembre la Consulta era riuscita a sbrogliare il procedimento penale, rimasto in una fase di stallo a causa dell’assenza degli imputati. Così il gup di Roma ha disposto il giudizio fissando l’avvio del processo al 20 febbraio 2024 davanti alla prima sezione della Corte d’Assise. Imputati nel processo sull’omicidio di Giulio Regeni sono il generale Tariq Sabir, i colonnelli Athar Kamal e Uhsam Helmi e il maggiore Magdi Ibrahim Abdel Sharif, accusati di avere sequestrato, torturato ed ucciso Giulio Regeni tra il gennaio e il febbraio del 2016 al Cairo.
Fino a questo momento, il processo era rimasto fermo a causa dell’assenza dei quattro 007 egiziani, ma il procuratore aggiunto Sergio Colaiocco ha fatto sapere che “l’assenza degli imputati non ridurrà il processo ad un simulacro. Poter ricostruire pubblicamente in un dibattimento penale i fatti e le singole responsabilità corrisponde ad un obbligo costituzionale e sovranazionale […]”. In base a quanto stabilito dalla Consulta, dunque, è sufficiente che gli imputati siano a conoscenza dell’esistenza del procedimento e, in questo modo, è stato superato il tentativo di ostruzione messo in atto dalle autorità egiziane.
Il commento della famiglia di Giulio Regeni
La notizia dell’avvio del processo per l’omicidio di Giulio Regeni è stato accolto con gioia da parte della famiglia della vittima. “Ringraziamo tutti, oggi è una bella giornata”, ha commentato Paola Deffendi, la madre di Giulio.
Sul caso è intervenuta anche la segreteria del Pd, Elly Schlein, che ha partecipato al sit all’esterno del tribunale.
“Siamo qui per confermare la piena vicinanza alla famiglia di Giulio Regeni e non solo alla scorta mediatica che questa mattina è qui per seguire quello che speriamo essere finalmente la partenza di un processo che è stato molto atteso e a lungo ostacolato ma anche a quel popolo giallo che ha tenuto accesa l’attenzione in questi anni di mobilitazione fin dal febbraio del 2016”, ha detto alla stampa.