Torino, il comune riduce i fondi destinati ad anziani e disabili. Protestano sindacati e associazioni: “Verrano tagliati servizi importanti”
Sono previsti tagli da Torino per anziani e persone con disabilità. 2,5 milioni di euro in meno.
La Uil pensionati ha deciso di denunciare il provvedimento del Comune di Torino in merito alla gestione dei fondi pubblici per alcuni servizi. Stando al nuovo bilancio, l’amministrazione avrebbe sancito il taglio netto di 2,5 milioni di euro precedentemente destinati a servizi utili per anziani e persone con disabilità o con difficoltà a deambulare.
Infatti, il segretario generale della Uil della regione Piemonte, Lorenzo Cestari, ha lamentato la manovra politica adottata per la città di Torino per il biennio 2024-2026: “È una questione politica. Verrebbero tagliati servizi importanti come per esempio il soggiorno estivo o l’affido diurno, e questo significherebbe togliere alle famiglie quel po’ di sollievo che hanno”.
Inoltre, la disamina si è poi concentrata sulla quantità di fondi originariamente assegnati alle diverse categorie, come a ricalcare il danno subito, stando a quanto affermato da Cestari: un milione e cinquecentomila erano per le persone anziane; un altro milione per le persone con disabilità. Una spartizione ritenuta equa, che avrebbe consentito di fare un passo in più verso le politiche inclusive della società.
Tuttavia, si aprirà un tavolo di trattative, in cui dialogheranno Cestari e l’assessore di Torino Jacopo Rosatelli: “Non vogliamo andare a testa bassa contro il Comune, ma trovare una soluzione. In un bilancio come quello della Città di Torino si possono trovare le risorse. È una questione politica”. L’incontro si terrà la settimana prossima.
Uno sguardo alle politiche di accessibilità
La eventuale chiusura di luoghi di aggregazione estivi e invernali, prospettata dal piano economico di Torino per persone anziane e disabili, ha gettato una luce sull’attenzione all’accessibilità presente nella città. Secondo alcuni, ci sarebbe ancora speranza per poter cambiare la destinazione dei fondi, dal momento che il bilancio non è ancora stato approvato.
Tuttavia, alcuni membri vicini alla causa hanno ricordato che l’amministrazione non avrebbe mai esplicitamente espresso distanza nei confronti delle categorie più soggette a svantaggi. Difatti, il primo Disability Pride tenutosi in Italia è stato organizzato proprio a Torino, nel mese di aprile di questo stesso anno, il 2023.