L’Unione europea ha preso un provvedimento definitivo per quel che riguarda le caldaie a gas.
È giunta dal tavolo delle trattative dell’ultimo vertice dell’Unione europea, la direttiva Case Green. Secondo questo testo, tra pochi anni sarà vietato l’utilizzo di caldaie a gas. Non vi è ancora una data specifica, ma i vertici politici hanno avanzato un termine da non superare. Inizialmente si era parlato del 2030, ma, stanti le esigenze di alcuni Paesi, la data è slittata al 2040.
La direttiva, il cui nome ufficiale è Energy performance of buildings, è stata elaborata per lungo tempo e attualmente sarebbe nella sua fase finale. All’interno del testo, sono state tracciate le linee guida per il passaggio definitivo da caldaie a gas o, in generale, dispositivi alimentati mediante i combustibili fossili, a caldaie green.
Tuttavia, le linee guida della normativa, ancora non entrata ufficialmente in vigore, prevedono provvedimenti per i nuovi acquisti e installazioni di caldaie, non per chi retroattivamente ne possegga una. Infatti, saranno soppressi tutti gli incentivi per quanti desiderino acquistare una caldaia a gas o per chi vorrebbe sostituire quella già in uso.
La fine degli incentivi fiscali per i mezzi non ecosostenibili dovrebbe agevolare l’introduzione delle novità proposte all’interno della direttiva. Infatti, il termine limite per l’immissione di incentivi in tal senso è il 2025, ben 15 anni prima del divieto ufficiale di ogni dispositivo a combustibile fossile.
Il documento sull’energia è stato discusso a lungo, a partire da marzo 2023. La stesura della normativa europea ha infatti subito numerosi cambi e modifiche, poiché era necessario livellare le direttive in base all’applicabilità delle stesse nei diversi paesi europei, i quali godono di differenti possibilità economiche ed energetiche.
Una delle novità introdotte nel testo sull’energia, oltre alla fine dell’uso di combustibili fossili, è quella dell’installazione di pannelli solari per le proprie abitazioni. Questi saranno obbligatori per tutti gli edifici, non sono per quelli di nuova ristrutturazione o di nuova costruzione. Inoltre, ogni stato dovrà tracciare un percorso volto a massimizzare il risparmio energetico, sebbene non sia più obbligatorio che tutte le strutture arrivino a un certo tipo di classe energetica.