Coniugi morti in un incendio, arriva una svolta nelle indagini: per i carabinieri si tratta di omicidio
Svolta nelle indagini riguardanti i coniugi morti in un incendio: secondo i carabinieri si tratterebbe di omicidio.
Le indagini riguardanti la morte di due anziani coniugi di Osteria Nuova, frazione di Bagno a Ripoli, hanno portato ad una svolta.
Se inizialmente si credeva che Umberto Della Nave di 84 anni e Dina Del Lungo di 83, fossero morti a causa di un incendio divampato in casa, ora l’ipotesi dei carabinieri è di omicidio.
Per la morte dei due anziani è stato fermato un uomo di 46 anni le cui tracce sono state individuate dalle forze dell’ordine nella casa delle vittime.
Coniugi morti, i fatti
Nella serata del 5 dicembre scorso, nella zona di Osteria Nuova, una frazione di Bagno a Ripoli, è divampato un incendio che ha colpito l’appartamento di Via Roma dove vivevano Umberto Della Nave e Dina Del Lungo. I due coniugi ultraottantenni sono stati estratti senza vita dall’abitazione tra lo sgomento dei vicini, che li conoscevano da tempo poiché avevano gestito una bottega nella zona. Sul posto sono accorsi i carabinieri, il 118 e il reparto specializzato nelle investigazioni scientifiche.
Inizialmente si è parlato di un rogo divampato in seguito ad un corto circuito al sistema elettrico, ma le indagini portate avanti dalle forze dell’ordine nei giorni successivi hanno svelato uno scenario ben diverso. Pare, infatti, che dai rilievi fatti sul posto, i due coniugi non siano morti a causa del fuoco, ma in seguito ad un omicidio. Sottoposti all’esame autoptico, infatti, hanno evidenziato caratteristiche che hanno fatto immediatamente pensare ad un aggressione.
Fermato il presunto omicida
L’esito degli esami autoptici e la comparazione delle tracce del reato e di ogni elemento raccolto sulla scena del crimine, hanno fatto sì che i militari siano riusciti a cristallizzare le tracce della presenza di un 46enne di origini italiane nella casa dei coniugi. Secondo le prime indagini, quindi, l’uomo ucciso sarebbe stato prima aggredito e picchiato a morte, mentre la donna sarebbe stata strangolata.
La procura di Firenze ha richiesto la convalida del fermo contestato all’uomo, classe 1977, per i reati di omicidio volontario aggravato, rapina aggravata, tentativo di occultamento di cadavere e danneggiamento seguito da incendio. Il presunto colpevole si trova al momento detenuto a Sollicciano. Il fermo dell’uomo è avvenuto nella giornata dell’11 dicembre, dopo una serie di attente analisi da parte degli organi investigativi.