Ritrovato un cadavere a Torino: il corpo appartiene ad una donna di poco più di trent’anni.
Torino al centro della cronaca nera in seguito al ritrovamento del corpo di una donna nelle acque del fiume Po.
Sono stati alcuni canottieri ad avvistare un corpo senza vita mentre galleggiava nel fiume che attraversa il capoluogo piemontese, all’altezza di corso Cairoli quasi angolo via Giolitti.
Da lì è scattato l’allarme e, con l’arrivo dei Vigili del fuoco, si è provveduto al recupero della salma e all’identificazione della vittima.
Il corpo senza vita di una donna è stato ritrovato nelle acque del fiume Po nella mattina del 17 dicembre scorso, quando un gruppo di canottieri si è accorto del cadavere che galleggiava nelle acque. Immediatamente è scattato l’allarme e sul luogo, situato all’altezza di corso Cairoli quasi angolo via Giolitti, sono accorsi i Vigili del fuoco che si sono occupati del recupero della salma. Sul posto sono giunti anche la polizia e la polizia scientifica, che si dovranno occupare di ricostruire i fatti e comprendere come la donna sia potuta morire tra le acque del fiume che attraversa Torino.
Dopo il recupero del cadavere, la polizia si è attivata per conoscere l’identità della vittima. I risultati sono arrivati poco dopo: la donna ritrovata morta nel fiume Po, nella zona Murazzi, era scomparsa il giorno prima. Erano stati i familiari a lanciare l’allarme dopo che lei, uscita per fare jogging, non aveva più fatto rientro a casa. Allarmati dal fatto che avesse già in precedenza tentato il suicidio, si sono subito affidati alle ricerche avviate dalla polizia. Purtroppo l’esito è stato tragico.
Si tratta di una 32enne di Torino che, già nei periodi precedenti al suo ritrovamento nelle acque del fiume Po, aveva manifestato l’intenzione di togliersi la vita. Non è noto, tuttavia, se la morte sia avvenuta per suicidio o per cause ancora da stabilire. Saranno la polizia e la polizia scientifica ad occuparsi della ricostruzioni del fatto e a definire le reali cause della morte della giovane.
Sgomento tra i familiari della vittima, la cui identità non è stata resa pubblica, e nella città di Torino, sconvolta da un simile ritrovamento. I prossimi giorni saranno decisivi per definire le vere cause della morte della 32enne piemontese.