L’Inghilterra vuole vietare i social a chi ha meno di 16 anni
La Gran Bretagna ha deciso di vietare ai giovanissimi di usare i social network.
La tecnologia è il motore della società contemporanea. I social network sembrerebbero incarnare il cuore pulsante del progresso, poiché abbattono distanze ritenute invalicabili, prima del 2000. Che si tratti di distanze fisiche o sociali, politiche, i social network hanno spinto la civiltà del XXI secolo a modularsi sulla base di queste innovazioni.
Anche il Regno Unito ha dovuto fare i conti con l’implementazione sempre più capillare della componente social della vita. A partire dalla Royal Family, la quale ha adattato sé stessa fornendo materiale alle pagine social presenti su Instagram, Facebook e Tiktok.
Ciononostante, per quanto i social abbiano influito positivamente su molti aspetti, come ad esempio la consapevolezza del mondo che circonda gli utenti, nonché la possibilità di rimanere informati benché non si acquisti un giornale, è innegabile che questi abbiano fornito elementi critici contro il loro stesso utilizzo.
Basti pensare che persino molti impiegati della Silicon Valley insistono affinché i propri figli non utilizzino alcuni social o elementi della tecnologia. Il motivo è sempre lo stesso: preservare la salute e il benessere dei più piccoli, nonché preservarne l’incolumità. Adesso, il Regno Unito si appresterebbe a prendere un provvedimento decisivo in merito.
Il divieto dei social per i minori di 16 anni
Una nuova legge di cui si sta discutendo in queste ultime settimane è quella che permette solo ai maggiori di 16 anni di utilizzare i social network. Ai minori di 16 sarebbe proibito. L’obiettivo è cercare di preservare la loro sicurezza dal rischio di adescamenti online, fake news e strumentalizzazioni politiche.
In più, secondo il governo inglese, i social network si nutrono della linfa vitale dei giovani, lucrando sulla loro salute, fagocitandoli nel mondo digitale per trarne profitto. Secondo diversi studi, inoltre, alcuni trend presenti sui social sarebbero lesivi del benessere mentale dei fruitori, poiché spingono all’autolesionismo e alla depressione.
L’Online Safety Act e altri provvedimenti
“Abbiamo identificato che ci sono delle lacune, quindi esamineremo quali ulteriori ricerche siano necessarie al riguardo, ma nulla è ancora stato approvato dai ministeri” è ciò che ha commentato uno degli esponenti del governo inglese in merito alla legge di ottobre, l’Online Safety Act.
Stando alle parole della Camera, i provvedimenti presi finora non sarebbero sufficienti e richiederebbero un intervento in più di cesellamento. L’obiettivo è rendere il mondo del web un posto sicuro e accessibile a tutti, anche ai giovanissimi.