L’Italia ha registrato circa 275 feriti per i botti di capodanno. 12 di questi sono stati colpiti con armi da fuoco.
Il numero dei feriti di capodanno da botti e fuochi d’artificio è aumentato del 52% rispetto a capodanno 2023, dove sono stati contati 180 vittime. Quest’anno invece la stima è salita a 275, tra cui 60 minori e 12 vittime di colpi da arma da fuoco. 262 vittime, invece, sono state colpite da fuochi d’artificio non controllati.
Nello specifico, anche i ricoverati gravi sono aumentati rispetto all’anno precedente. Infatti, gli ospedalizzati in prognosi di quaranta giorni sono raddoppiati: 25 i casi di questo tipo, al netto dei 10 dell’inizio del 2023. Uno dei casi più gravi riguarda una donna di Afragola, in provincia di Napoli. La donna è morta a causa di un colpo di pistola.
La donna si trovava a casa a festeggiare il primo dell’anno insieme alla sua famiglia, tuttavia un colpo vagante l’ha raggiunta all’altezza della testa. Sebbene condotta all’ospedale Cardarelli di Napoli, per lei non c’è stato nulla da fare. Il decesso è stato dichiarato prima delle 9 del mattino dell’1 gennaio 2024.
Un altro grave ferito è stato un bambino nel salernitano. Dell’età di 11 anni, il bambino ha subito un grave colpo all’occhio, in seguito all’esplosione non controllata di un petardo illegale. La vittima è stata condotta in ospedale dove è stata sottoposta a intervento chirurgico, tuttavia ha perso definitivamente la vista.
L’intera penisola è stata pervasa da divieti e direttive, volti a limitare o negare in toto l’uso di fuochi artificiali, petardi illegali e botti. Ciononostante, in tutte le regioni queste direttive non sono state rispettate. Anche nella capitale la situazione è stata grave, al punto che sono stati necessari 700 interventi da parte dei vigili del fuoco, durante la notte di San Silvestro.
L’episodio che ha più fatto scalpore riguarda il genero di Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia del governo Meloni. Questi è stato ferito da un colpo di arma da fuoco partito dalla pistola posseduta dal deputato Emanuele Pozzolo, il quale si è dichiarato estraneo ai fatti, benché stesse facendo pregio della sua arma presso la festa organizzata dalla sindaca di Alta Valle Cervo.