Giorgia Meloni ha annunciato il piano 2024 su Europee, concessioni balneari e premierato alla conferenza di fine anno.
Tutto è pronto per le elezioni in Europa, ma la premier ha rivelato quanto segue: “Si è solo parlato dell’ipotesi di candidare i tre leader, una scelta che è corretto fare insieme. Niente conta di più che sapere di avere il consenso dei cittadini e costruire una maggioranza alternativa in Europa“, senza alleanze di Sinistra.
Ha ammiccato alla leader di opposizione, Elly Schlein, PD, con la quale è pronta a confrontarsi in un dibattito televisivo, anche in vista delle prossime elezioni Regionali. Il discorso ha ricordato le parole di qualche tempo fa: “Non sono ricattabile” e infatti ha preparato il terreno per tutti i progetti futuri del 2024.
“Io non sono una persona che si spaventa facilmente e lo stanno capendo in parecchi” è il commento della premier Meloni all’inizio del suo discorso presso la conferenza di fine anno del paese. Lo ha detto in relazione agli appalti Anas, ascrivendo la responsabilità al governo passato; lo ha detto in seguito ai fatti di capodanno 2024.
Infatti, in vista dei progetti prossimi, Giorgia Meloni ha sospeso Emanuele Pozzolo da Fratelli di Italia, dopo che un colpo di pistola è partito a capodanno, ferendo il genero di Delmastro, sottosegretario alla Giustizia. Ha ribadito la sua volontà di tenere il partito saldo e integerrimo, animato da membri consci delle responsabilità.
La premier ha affermato quanto segue: “Il premierato non va a toccare i poteri del presidente della Repubblica”. Di fatto però, renderebbe il capo dello stato incapace di nominare un presidente del Consiglio dei Ministri, che, col premierato, verrebbe eletto dal popolo. Inoltre, il capo di stato perderebbe la possibilità di porre il veto sulla scelta del premier di proporre un ministro o meno.
Sulle concessioni balneari, Meloni si è sentita di accogliere l’appello del presidente Mattarella. “La prossima settimana il focus sarà una misura sulle concessioni balneari. Non abbiamo meno diritti delle altre nazioni” è il commento giunto in riferimento a un altra questione aperta in Europa, dopo la mancata ratifica di modifica del Mes.