Doggy bad obbligatoria nei ristoranti, la nuova proposta di legge contro gli sprechi alimentari
Forza Italia ha proposto una nuova legge antispreco per il cibo: la doggy bag obbligatoria per tutti i ristoranti.
Giandiego Gatta, deputato di Forza Italia, ha proposto una nuova legge per prevenire lo spreco di cibo operato dall’ambiente della ristorazione. L’iniziativa ha trovato un tavolo di trattative grazie all’introduzione della doggy bag, ossia una “credenza” dove è possibile stipare il cibo avanzato da distribuire ai cani.
La proposta è stata subito caldeggiata da Paolo Barelli, presidente dei deputati del partito in questione, con la collaborazione di Circoli per l’Ambiente e della Cultura Rurale. La legge verrà discussa in sede parlamentare mercoledì 10 gennaio 2024, ma il consenso sembrerebbe già piuttosto cementato attorno alla proposta.
Con il beneplacito del Dipartimento pesca e acquacoltura, di cui Giandiego Gatta è responsabile nazionale, la legge prevederebbe l’obbligo della doggy bag. Letteralmente, significa “vaschetta per gli avanzi del cane”, una innovazione semplice che si accoda alle analoghe iniziative di Too Good to go.
La vaschetta sarebbe dunque riempita a fine pasto con gli avanzi delle vivande del ristorante e consegnata ai clienti. La pratica è stata spesso criticata in passato, poiché intesa come simbolo di povertà. Adesso, invece, le istituzioni hanno l’opportunità di scardinare questa convinzione, limitando al meglio gli sprechi. Difatti, il cibo avanzato dai ristoranti finisce nel pattume.
La doggy bag esiste in altri paesi
La proposta di legge non è una novità di Forza Italia. La pratica della doggy bag obbligatoria è infatti già in uso in alcuni paesi dell’Europa, come ad esempio la Francia. Qui è dal 2016 che esiste la vaschetta degli avanzi, ma è obbligatoria solo nei grandi ristoranti, dove il numero dei clienti è vertiginosamente alto.
Oltre alla Francia, anche negli Stati Uniti è una pratica usitata da diversi anni. Secondo Gatta, l’obiettivo è “Contribuire a contrastare lo spreco alimentare, uno degli obiettivi fissati nell’Agenda Onu 2030. In Italia, secondo i dati della Fondazione Bdfn, ognuno di noi spreca 65 kg di cibo pro-capite l’anno, per comportamenti sbagliati nel consumo, in casa e al ristorante”. Queste le parole a sostegno della proposta di legge.