Città 30, Lepore parla di fake news diffuse da Salvini
Secondo Lepore, Salvini ha diffuso numerose fake news sul caso di Bologna Città 30.
Qualche mese fa, la città di Bologna ha introdotto un provvedimento per la sicurezza stradale. Secondo questo, ormai già passato alla storia come Città 30, è necessario non superare il limite di velocità di 30 km orari per le strade di Bologna, in modo tale da garantire la sicurezza.
Il provvedimento è riuscito a polarizzare non solo l’opinione pubblica, ma anche diversi esponenti della Destra italiana. Difatti, martedì scorso sono scesi in piazza a protestare le auto blu di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Insieme a questi, anche i no-tram e i tassisti, i quali hanno ravvisato nel provvedimento l’eventualità del danno economico.
Vero è che il limite di 30 km non è stato previsto per tutte le strade del capoluogo, bensì solo in quelle ritenute più pericolose, dunque quelle in cui si sia verificato un alto tasso di incidenti stradali. Tuttavia, il provvedimento è entrato in vigore solo dal 16 gennaio, motivo per cui il fermento si sta facendo sentire solo adesso.
Legambiente si è pronunciata a favore del provvedimento, mentre il ministro delle Infrastrutture, Salvini, no: “Città 30 non è ragionevole perché i problemi per i cittadini, e in particolare per i lavoratori, rischiano di essere superiori ai benefici per la sicurezza stradale che resta comunque una delle priorità assolute”.
Lepore accusa Salvini di diffondere fake news
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore ha ribattuto alle proteste di Salvini con un discorso pubblico: “Il nostro compito nelle istituzioni è quello di compiere scelte coraggiose, rischiando in prima persona, perché sono qui a metterci la faccia, e non nascondermi. Quello che faccio è dire la verità senza ipocrisie e non diffondere fake news per strumentalizzare a scopi politici il mio lavoro”.
Nello specifico, ha fatto scalpore una multa di un contribuente in via Azzurra per aver percorso il tratto a 39 km orari, invece che a 30. Il fatto è subito divenuto un evento mediatico, tuttavia Lepore ha chiarito la questione: “La strada ha il limite di 30 da diversi anni, davanti ad una scuola e dove un anno e mezzo fa è morta una donna”. Così, il sindaco ha schivato l’accusa di voler fare cassa, piuttosto che difendere i cittadini.