L’Ue chiede la creazione di uno stato palestinese: Netanyahu non ci sta
I bombardamenti e i raid israeliani continuano a torturare Gaza, ma adesso l’Ue ha messo Netanyahu alle strette.
La guerra tra Israele e Hamas è cominciata a ottobre 2023, ma non ha ancora accennato a spegnersi. Il conflitto ha radici profonde ben 75 anni, sebbene l’offensiva degli ultimi mesi sia stata messa in atto dall’organizzazione di Hamas, dai più ritenuta terroristica. Il teatro di scontro più brutale della contesa è stato ed è Gaza.
La Striscia ha infatti vissuto diversi momenti critici, tra cui il bombardamento di uno degli ospedali più importanti e forniti dell’intero stato, Al-Shifa. Secondo i giornali statunitensi e israeliani, infatti, presso l’edificio ci sarebbero stati militanti di Hamas sotto copertura. Questo pretesto ha acceso in Israele la possibilità di sacrificare anche i civili per il bene della missione.
A sostegno della posizione di Israele, si sono spinti diversi stati membri dell’Unione, traghettati dall’auctoritas statunitense. Anche all’interno dell’opinione pubblica USA ci sono sostenitori dello stato israeliano, come ad esempio l’attore che interpreta Will Bayer in Stranger Things, Noah Shnapp, il quale ha condiviso stories in cui era presente lo slogan “Il sionismo è sexy”.
Ciononostante, i vertici politici europei hanno invitato più volte il capo di Israele, Netanyahu, a cessare il fuoco. A nulla è valsa la tregua durata una settimana, nel periodo natalizio. Gli scontri sono ricominciati più intensi e disastrosi di prima, rendendo così necessari più aiuti umanitari, ormai difficili da inviare dall’occidente.
L’Ue contro Netanyahu: la soluzione dei due Stati
Dopo Spagna, Belgio e Sudafrica, l’intera Unione Europea ha chiesto a Netanyahu di accettare lo stato palestinese. Nello specifico, si sta parlando di giungere a un accordo, secondo il quale il capo israeliano dovrebbe dar modo di creare uno stato palestinese avulso dall’influenza israeliana e riconosciuto pienamente.
Bruxelles, d’altro canto, ha anche aggiunto che gli Stati membri dell’Ue debbano imporre conseguenze qualora Israele non si impegni a rispettare la pace dei Due Stati. Ad ora, la risposta di Netanyahu è stata questa: “Non scenderò a compromessi sul pieno controllo della sicurezza israeliana sull’intero territorio a ovest del fiume Giordano”.