La spartizione dell’Africa: i retaggi neocoloniali e gli interessi strategici
Le mani sull’Africa: la disattenzione occidentale fa avanzare le potenze orientali
Il continente africano, distesa immensa di territorio ricca di risorse e di storia, è posizionato al centro del globo e risulta di importanza strategica per numerose potenze. La sua storia è stata costellata di guerra interne, colpi di stato e soprattutto si è caratterizzata per la corsa alla sua spartizione. Il colonialismo prima e il neocolonialismo poi, hanno inflitto grandi danni all’Africa, il cui essere soggiogata a nazioni estere e assimilata a usi e costumi occidentali non ha di certo contribuito al suo sviluppo politico-economico.
Attualmente, nonostante il progresso e la millantata indipendenza e autodeterminazione concessa a tutti gli stati mondiali, l’Africa si ritrova a essere ancora oggetto di contesa al centro di dispute internazionali aliene alla sua volontà. In questo momento storico inoltre, la comunità internazionale è distratta dai conflitti in Medioriente e Asia Orientale, dimenticando imprudentemente l’importanza strategica africana. Questo ha portato i giganti Russia e Cina ad avvicinarsi pericolosamente al continente.
Gli interessi di Russia e Cina in loco
La Russia ha annunciato infatti l’avvio di una collaborazione militare con il Niger. D’altro canto la Cina ha affermato per il tramite del proprio Ministro degli esteri di volersi affiancare alla regione per difenderne la sovranità nazionale. Sono in realtà molte le aree dell’Africa in cui Russia e Cina tentano di intervenire. Nello specifico:
- il corno d’Africa, zona fondamentale per il controllo del Mar Rosso, in quanto da lì transitano i traffici commerciali di mezzo mondo. Per tale ragione Pechino ha siglato un accordo commerciale con uno dei paesi più rigidi e autoritari d’Africa, l’Eritrea, per il commercio ittico, minerario e in ambito infrastrutturale. Un connubio questo che non può non destare preoccupazioni.
- la regione del Sahel, un’area poverissima del continente, ma un punto importante per lo snodo delle migrazioni e anche un punto di interesse nella lotta al terrorismo internazionale. Ebbene in questa zona la Russia sta espandendo la propria influenza, appoggiando con la cooperazione militare le truppe ivi presenti e cavalcando l’onda del dissenso antifrancese. Quest’ultimo è frutto sia del retaggio anticoloniale dovuto al dominio della Francia in loco sia agli inconcludenti interventi anti-terrorismo francesi degli ultimi anni.
Cosa aspettarsi nel prossimo futuro
In un contesto geopolitico così incerto la preoccupazione per questo avanzamento dei colossi Russia e Cina si fa sentire. Di certo le potenze occidentali dovranno monitorare con attenzione i prossimi sviluppi.