Le carenze strutturali della scuola italiana e il mancato uso dei fondi
La mancata riqualificazione edilizia: lo stato delle scuole italiane
La scuola italiana cade a pezzi, ma letteralmente. I problemi strutturali e architettonici della stragrande maggioranza degli edifici adibiti a scuole sono impressionanti. La penisola italiana si contraddistingue per la profonda arretratezza delle sue strutture, con un ulteriore divario tra nord e sud Italia che non fa che approfondire la lacerazione interna. Le scuole del meridione sono in effetti quelle che versano in condizioni peggiori e che richiederebbero nell’immediato degli interventi di ristrutturazione.
Legambiente ha di recente redatto il consueto report Ecosistema scuola, che descrive dettagliatamente la situazione scolastica italiana. Ebbene quanto ne fuoriesce è la fotografia di un panorama di edifici devastati e cadenti. In particolare nel Sud Italia si evidenzia la necessità per un gran numero di scuole di ricevere interventi urgentissimi. Tuttavia anche i dati su centro Italia e nord non sono rassicuranti, delineando il quadro di un sistema carente che andrebbe ristrutturato e a cui andrebbero applicate anche serie operazioni antisismiche.
Fondi del Pnrr bloccati e il ritardo nella transizione ecologica
La stessa associazione Legambiente lancia un appello al governo Meloni, chiedendo che siano reindirizzati i fondi del Pnrr per migliorare il sistema scolastico italiano. Nello specifico attualmente circa il 40% dei fondi risultano bloccati, inibendo ancora di più le spinte alla ristrutturazione.
Peraltro l’opera di ristrutturazione degli edifici scolastici andrebbe a inserirsi anche nel quadro del tanto discusso miglioramento energetico che deve essere messo in atto. Il processo di transizione ecologica promosso dall’Unione europea e che deve trovare applicazione in tutti gli stati membri, vede l’Italia estremamente in ritardo rispetto agli altri stati, anche a causa del suo patrimonio immobiliare molto antico. Pertanto interventi di miglioramento delle strutture scolastiche porterebbero anche a un avanzamento nel percorso di efficientamento energetico degli edifici.
Un’ulteriore problematica delle scuole italiane e in particolare del sud Italia, è data dalla mancanza di servizi di tempo pieno scolastico e di palestre per attività extra curricolari. Buona parte dei fondi del Pnrr dovrebbe pertanto essere stanziata anche per l’ampliamento e la messa in funzione di palestre e aree sportive.
I prossimi passi
Sarebbe importante stilare un piano di azione concreto che partisse dallo status quo del patrimonio immobiliare italiano, per delineare poi una concreta azione di ristrutturazione e miglioramento degli edifici.