Neuralink comincia la sperimentazione umana: impiantato il primo chip di Elon Musk
La società di Elon Musk è pronta per la sperimentazione umana: impiantato il primo chip Neuralink in un essere umano.
Elon Musk ha sempre goduta di una fama controversa all’interno del panorama culturale mondiale. Si tratta di un multimiliardario che possiede diverse aziende impattanti nel mondo quotidiano attuale: Tesla, X e Neuralink, per fare qualche esempio.
Ciò che maggiormente ha colpito l’utente medio, relativamente a Elon Musk, è la sua etica professionale. Musk è infatti il promotore del way of life capitalistico ad ogni costo: il suo mindset si basa sul sacrificio strenuo, fino al soddisfacimento dei propri obiettivi.
Ciononostante, negli ultimi mesi sono trapelati alcuni scandali che lo riguardano in prima persona. Tra questi, quello sul presunto uso di droghe leggere e pesanti. Tali accuse sono state mosse proprio da alcuni membri del suo consiglio di amministrazione, i quali si sono detti preoccupati per il futuro delle aziende di Musk.
La sua instabilità presunta sarebbe ravvisabile in alcuni investimenti affrettati. Tra questi, figurerebbero anche i 44 milioni di dollari investiti in Twitter, social network che ha cambiato logo, faccia e natura proprio da quando Musk vi è a capo in qualità di CEO.
Neuralink: che cos’è?
Uno degli ultimi progetti di Elon Musk è Neuralink. Si tratta di una start-up innovativa che ha come scopo quello di creare un sistema per persone con gravi deficit motori e cognitivi che consenta loro di ritornare a camminare o comunque di svolgere attività normotipiche.
L’obiettivo dell’azienda è stato da sempre, dunque, quello di rendere agevole il mondo di chi soffre di patologie, sindromi e così via. Tuttavia, sono emerse numerose controversie sull’operato. Proprio alcuni mesi fa, è nata un’inchiesta: il sospetto è che Musk facesse uso improprio di scimpanzé e gorilla, torturandoli.
La sperimentazione umana
L’inchiesta contro Neuralink si è risolta con un nulla di fatto. In effetti, le prove a sostegno dell’accusa non sono state rinvenute. Di conseguenza, Musk ha atteso il via libera dell’FDA per procedere con la sperimentazione umana. L’ok è arrivato, per cui il CEO di Tesla ha provveduto a chiedere volontari per la sperimentazione.
Stando alle ultime indiscrezioni, proprio domenica sarebbe stato impiantato il primo chip Neuralink. A dare la lieta notizia, è lo stesso Elon sul suo social, X: “Il paziente si sta riprendendo bene. I risultati iniziali mostrano un promettente rilevamento dei picchi di neuroni”.