Protesta degli agricoltori, i cortei spaventano i vertici: “Arriveremo a Roma”
Le proteste dei “trattori” si stanno diffondendo a macchia d’olio in tutta l’Europa. Lunedì andranno a Roma a rivendicare i propri diritti.
“È una manifestazione spontanea, il risultato di tutti i problemi che, come allevatori, ci trasciniamo da sempre. È una rivolta soprattutto contro l’Europa perché a noi ha fatto un torto enorme, costato allo Stato, perché non ha applicato le norme.” Questo è ciò che ha affermato Antonino Bedino.
Questo agricoltore, Antonino, ha spiegato la situazione attuale di tutti i suoi colleghi agricoltori, sui quali sta gravando una tassazione esorbitante: “Queste orme non consistevano nel recuperare le somme non dovute, come dimostrato ora dai tribunali, ma nel non chiedere le somme che non si dovevano chiedere” .
Dal Belgio alla Francia, dove i cartelli stradali sono stati posti sottosopra per creare disagio, fino in Italia. Tutti i contadini hanno un obiettivo comune: cercare di porre l’accento su tassazione ingiustificata e rincari dei prezzi a scapito della manodopera. Tra i protagonisti delle proteste, anche un italiano: Antonio Monfeli.
Questi è il leader dell’ultima manifestazione tenutasi ai confini di Orte. 300 sono stati i partecipanti, i quali hanno rischiato di bloccare l’autostrada A1. Il tentativo di occupare il casello c’era, ma purtroppo per loro, si sono dovuti fermare a causa di una catena umana costituita da agenti di polizia, che hanno bloccato i mezzi pesanti.
La protesta di Orte
L’ennesimo corteo si è tenuto proprio questo sabato. “Noi dobbiamo fare quello per cui siamo arrivati qui e lunedì andremo a Roma per rivendicare i nostri diritti” ha annunciato Antonio Monfeli, al vertice del corteo di sabato, nonché portavoce degli agricoltori della regione italiana in questione. Nonostante l’arrivo della polizia, i manifestanti non hanno indietreggiato, benché ancorati ai propri mezzi pesanti.
Monfeli ha infatti continuato il suo discorso, di ispirazione per molti altri come lui: “Noi continueremo a manifestare pacificamente ma vista la quantità di mezzi e persone arrivate probabilmente bloccheremo di nuovo il casello”. Ciò che chiederanno a Roma è di ridimensionare costi del gasolio e rivedere il green deal, insieme a tutte le direttive europee che non li stanno favorendo.