Italiani mafiosi? In questo caso sì: il pericoloso fenomeno in Germania
La Germania diventa la Eldorado della mafia italiana: moltissimi gli esponenti che si spostano lì
I luoghi comuni sugli italiani all’estero sono un cliché che ci portiamo dietro da anni. Si dice del tipico italiano che parla a voce alta, è mafioso e mangia la pasta. Al di là delle banalità però, negli ultimi anni è stato rintracciato un cospicuo traffico di italiani all’estero. Sono molti quelli che sono emigrati in Germania e molti di questi, stabilitisi lì, si sono rivelati essere personaggi affiliati a clan mafiosi di varia provenienza.
Il problema è frutto di un trasferimento lento ma costante che negli anni sta sedimentando una costola criminale in Germania, con grande preoccupazione di alcune istituzioni italiane e tedesche. Il governo della Repubblica federale ha però finora preso sottogamba la questione, senza mai darvi il giusto peso. Negli anni Novanta erano circa un centinaio gli esponenti di clan mafiosi residenti in Germania, mentre di recente il numero è arrivato a sfiorare il migliaio. Solo di recente la questione è stata presa seriamente in analisi, grazie a un’indagine condotta sul caso e a un interpello dei Verdi italiani.
Altissimo il numero di criminali italiani trasferitivisi: l’inchiesta
Gli investigatori italiani e gli esponenti di Europol monitorano da anni questo lento ma inesorabile processo. Una recentissima interrogazione parlamentare dei Verdi a riguardo, ha fornito dati interessanti: sarebbero 1.003 gli italiani esponenti di clan mafiosi residenti in Germania. Nello specifico vi sono:
- 519 persone appartenenti alla ‘ndrangheta calabrese,
- 134 appartengono a Cosa nostra siciliana,
- 118 sono camorristi campani,
- 37 sono della Sacra corona unita pugliese,
- 33 sono parte della Stidda, un’associazione mafiosa siciliana che si contrappone a Cosa nostra,
- 167 sono di certo appartenenti a qualche clan ma non bene identificati al momento.
Preoccupazioni del governo tedesco
Il giro d’affari dei clan nella terra tedesca si sta progressivamente espandendo, facendo registrare infatti utili illeciti nel 2022 per un totale di 2,3 milioni di euro. Probabilmente la mole d’affari è ancora più grossa, aggirandosi intorno ai cento miliardi di euro annui. Impreparata a questo tipo di racket, la Germania ha dovuto cominciare ad adattare la propria legislazione per proteggersi. I primi passi sono in effetti stati svolti a tutela dei patrimoni immobiliari tedeschi. Per tale ragione si è vietata la compravendita di immobili in soldi contanti, prima invece permessa.
Bisognerà provvedere a improntare ulteriori altri provvedimenti per limitare i danni ed evitare che la Germania diventi il fulcro della criminalità italiana.