Proteste dei trattori, la polemica è arrivata sul palco dell’Ariston
Gli agricoltori in protesta hanno esatto di giungere sul palco dell’Ariston, ma è stata letta solo una nota da Amadeus.
Gli agricoltori di tutta Italia si ritrovano a protestare contro la tassazione ritenuta esorbitante e l’inflazione che ha colpito il gasolio. La protesta di costoro si è dunque tradotta in modo particolare: gli agricoltori hanno deciso di sfilare in cortei e manifestazioni mentre guidano un trattore, simbolo del potere agricolo.
Uno dei leader della protesta, Antonino Bedino, quando interrogato, ha dichiarato quanto segue: “È una manifestazione spontanea, il risultato di tutti i problemi che, come allevatori, ci trasciniamo da sempre. È una rivolta soprattutto contro l’Europa perché a noi ha fatto un torto enorme, costato allo Stato, perché non ha applicato le norme.”
Tra gli obiettivi polemici dei trattori c’è anche l’Unione Europea, a cui è stato recriminato il green deal, ossia una serie di direttive che, a detta degli agricoltori, sarebbero dannose e nocive per l’economia e il benessere economico della fetta di allevatori italiani. Tra le polemiche, anche le farine da laboratorio, definite impropriamente “sintetiche”.
Infatti, gli agricoltori hanno accentrato sulla propria categoria un presunto primato italiano: secondo loro, la forza del Belpaese sono loro e pertanto meriterebbero un trattamento economico migliore. L’appello è stato fatto anche al Ministro del Made in Italy, ma l’appello è stato accolto in prima istanza da Matteo Salvini, il quale è sceso in piazza insieme a loro.
I trattori a Sanremo 2024
La voce dei trattori in protesta non è rimasta inascoltata: Giorgia Meloni ha infatti rassicurato che ci sarebbe la possibilità di esenzione della tassa IRPEF per gli agricoltori. Intanto però, la protesta si è riversata anche a Sanremo, dove, in un primo momento, si rischiava di avere sul palco dell’Ariston dei veri e propri trattori.
Amadeus ha però sedato gli animi, concedendo agli agricoltori e allevatori la lettura di un comunicato piuttosto lungo, in cui venivano presentate le istanze di costoro: “Senza agricoltura non c’è vita, non c’è sovranità alimentare, non c’è libertà. Chiediamo solo la possibilità di continuare a onorare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni”.