Finale Sanremo, tra antimeridionalismo e sessismo | La polemica dalla sala stampa ai social
La polemica su Sanremo e la sala stampa dell’Ariston non si è arrestata. Ripescato dal cilindro anche l’intervento di Ultimo del 2021.
“Sai cosa non mi sta bene? Che voi avete solo questa settimana per sentirvi importanti e dovete sempre rompe’ il c*zzo”. Queste furono le parole di Ultimo in conferenza stampa nel 2021, quando perse contro Mahmood la finale di Sanremo. La situazione è stata analoga a quella che si è ripresentata l’altro giorno, a Sanremo 2024.
Infatti, sia Ultimo che Geolier hanno conquistato il favore del televoto. Nel caso del napoletano, si è trattato di un record inedito, ossia il 60% del televoto. Ciononostante, la modalità di voto di Sanremo si compone di tre diverse percentuali che vanno a formare il verdetto finale: 33% sala stampa, 33% televoto e 33% radio.
Dopo aver lasciato Ghali e Irama al 4° e 5° posto in classifica, con la clamorosa esclusione di Mahmood in top 5, sul podio sono volati i tre beniamini del Festival: Annalisa, Geolier e Angelina Mango. Attorno a questi tre personaggi sono comunque volate critiche su critiche, senza far sconti a nessuno.
Alla fine del Festival, ad ogni modo, la classifica composita ha decretato Angelina Mango la vincitrice assoluta di Sanremo 2024, la quale andrà a rappresentare l’Italia all’Eurovision presso Israele. Alcuni premi della critica hanno fatto sorridere di gioia gli spettatori, come ad esempio il Mia Martini affidato a Loredana Bertè.
Antimeridionalismo a Sanremo
“Non fate votare la Campania” è la frase pronunciata da un giornalista di Sanremo, dopo aver appreso la notizia della vittoria di Geolier alla serata cover. Le immagini del video hanno fatto il giro del web e hanno indignato tanto i cittadini del Sud quanto quelli del Nord, in disaccordo sulle parole discriminatorie contro i napoletani.
“Io gli ho dato 1 perché 0 non c’era”, “Ma chi è questo?”, “Ma non senti di aver rubato questo premio? Io mi sentirei a disagio fossi in te” sono solo alcuni dei commenti dei giornalisti ripresi in video. L’antimeridionalismo è partito dalle critiche al testo in dialetto napoletano e si è concluso con la messa in discussione della vittoria di Geolier, a cui è stato prontamente accostato il verbo “rubare”, alludendo al pregiudizio che vuole tutti i partenopei camorristi.
Il sessismo a Sanremo
Mentre il teatro dell’Ariston si svuotava mentre Geolier cantava, intanto sui social si consumava un’altra questione di legittimità. Secondo molti utenti del web, Angelina Mango non avrebbe meritato il podio, poiché non realmente in gamba, ma solo figlia d’arte di Pino Mango.
Altri intellettuali e testate giornalistiche hanno inoltre fatto riferimento alla scarsità di testi davvero femministi a Sanremo. Laddove presenti, questi si sono presentati deboli o poco premiati. Un esempio è “Mariposa” di Fiorella Mannoia o “Pazza” di Loredana Bertè.