La Lega propone di vietare le manifestazioni: corsi e ricorsi storici

Animi surriscaldati sulla questione israelo-palestinese: qualcosa si muove  dopo le polemiche post-Sanremo

Da molti mesi le tensioni intorno alla striscia di Gaza sono tornate a essere notizia di cronaca. La questione israelo-palestinese è un punto delicatissimo della politica internazionale che ancora oggi non si è riusciti a risolvere e va avanti addirittura dal 1948, anno in cui è stato proclamato lo stato di Israele spingendo via a forza i palestinesi dalla terra in cui abitavano. Il conflitto dura da allora, intervallato solo da periodi di stasi e da qualche cessate il fuoco. Un accordo tuttora non è stato raggiunto e le condizioni di vita nelle terre che circondano l’ormai ufficialmente riconosciuto stato israeliano non sono delle migliori.

A ottobre un attacco terroristico della cellula estremista Hamas contro Israele ha dato nuova linfa al conflitto. Da allora è riscoppiata la guerra a tutti gli effetti, con le conseguenze che tutti conosciamo. Durante la settimana italiana del festival di Sanremo, più partecipanti in gara hanno espresso la propria solidarietà ai morti palestinesi e in generale hanno invocato la pace e lo stop ai bombardamenti. Tra questi Ghali, artista tunisino che nell’ultima sera ha affermato “stop al genocidio“. Tali parole hanno avuto un’eco molto forte, inducendo finanche l’amministratore delegato della rai a prenderne le distanze, dichiarando appoggio a Israele.

Quello che ne è derivato è stata un’ondata di dissenso popolare che è sfociata nelle manifestazioni di Napoli e Milano, con anche tafferugli provocati dalla polizia che ha aggredito i manifestanti.

Salvini propone il divieto di manifestazioni pubbliche

Sulla scia di tali accadimenti, Salvini torna a cavalcare l’onda dell’antisemitismo, portando in parlamento una proposta di legge che rasenta il fascismo. A quanto pare il 30 gennaio la Lega ha presentato una proposta di legge, che poi è stata depositata mercoledì scorso. Tale legge andrebbe a intervenire per contrastare l’antisemitismo in Italia, inserendo una clausola che porterebbe a non autorizzare le manifestazioni che possono essere in qualche modo contro gli ebrei.

Ciò chiaramente, se fosse approvata, implicherebbe la possibilità di vietare tutti gli eventi pro Palestina che vengono organizzati da cittadini e associazioni. Ovviamente, in un clima tanto teso per gli attuali eventi, questa legge si configurerebbe come un volontario schierarsi a favore di Israele.

Le conseguenze pericolose della proposta di legge

Le conseguenze sono pregne di pericolosissime possibilità. La deriva dittatoriale che la Lega propone non dovrebbe avere seguito.