Dipendenza da social network: New York vuole proteggere i minori
I social network e la dipendenza che provocano: il mondo dell’apparire
La società odierna è stata più volte definita come la società dell’apparire, laddove negli anni è cresciuto sempre più il desiderio delle persone di “mettersi in vetrina” e mostrare non tanto come si è per davvero, quanto piuttosto come si vuole apparire agli occhi degli altri. Questo atteggiamento si è progressivamente accentuato con l’avvento dei social network, che hanno permesso a chiunque, anche alle persone comuni, di ritagliarsi un proprio spazio sul web.
In questo modo tutti si sentono importanti, tutti sono protagonisti della propria vita e vogliono essere guardati, seguiti, commentati dai propri amici, dai propri cari, ma soprattutto dagli estranei. Ricerchiamo sempre di più l’approvazione dagli sconosciuti. Vogliamo essere amati e guardati ininterrottamente, sviluppando quella che qualche esperto ha poi definito come l’economia del sé.
Tale approccio alla vita ha per certi versi fatto perdere significato alle cose, o meglio gliene conferisce solo se e quando essere vengono postate sui social. Nei più giovani un tale modo di vivere internet può modificare tutto lo stile di vita e, per chi nasce in questi anni, la normalità è condividere ogni cosa online.
New York fa causa ai giganti dei social per difendere i bambini
Proprio la preoccupazione nei confronti dei minori e dell’uso che possono fare dei social ha spinto New York ad arrivare addirittura alla denuncia. La città ha intentato causa contro TikTok, Facebook e Youtube, accusati di plagiare le giovani menti e di influire sulla loro salute mentale. Difatti queste piattaforme creerebbero dipendenza, portando i più piccoli a legarsi al social e a sviluppare una patologica dipendenza da esso.
Il sindaco Eric Adams si scaglia in particolare contro le tecniche di marketing di questi giganti, che attirano e catturano creando dipendenza. Secondo il sindaco di New York, la politica di questi social sarebbe proprio quella di puntare ai giovani per accalappiarli e tenerli in stato di dipendenza emotiva.
Deriva futura
Quanto evidenziato da New York è in realtà un problema collettivo. Un tale massiccio uso dei social da parte dei giovanissimi aumenta disturbi mentali quali ansia, depressione e altri disturbi mentali. Inoltre si intensificano anche i casi di cyberbullismo, che tra i giovanissimi ha talvolta conseguenze irreparabili che finiscono nel sangue.