Autonomia differenziata, De Luca e i sindaci in protesta a Roma | Polizia e Meloni contro
L’autonomia differenziata porterà una serie di cambiamenti economico-amministrativi in Italia. A Roma la protesta di 200 sindaci.
“E allora chiedete che qualcuno venga qui a parlare, sennò dovete caricarci, è chiaro? Ci dovete uccidere” queste sono state le parole di Vincenzo De Luca una volta giunto a Piazza Santi Apostoli a Roma. Il corteo è stato autorizzato fino a quel punto, ciononostante il presidente della regione Campania ha voluto proseguire oltre, trovando un muro.
Da quando ne è stata citata l’approvazione, l’autonomia differenziata è stata sin da subito osteggiata da De Luca, il quale si è dunque fatto portavoce delle istanze del Sud. Proprio lui ha convocato questa manifestazione a Roma, portando con sé al seguito diversi primi cittadini. Parimenti, sono settimane che critica Meloni e Fitto per il blocco dei Fondi di sviluppo e coesione.
A Roma, i sindaci campani si sono riuniti per chiedere lo sblocco delle risorse e per contrastare intrinsecamente l’autonomia differenziata. In un clima di tensione siffatto, De Luca si è dunque scontrato verbalmente con un agente della Digos prima, il quale lo ha fermato sottolineando che il corteo fosse autorizzato fino a quel punto della strada.
Nonostante le tensioni e le pretese, la situazione non è esplosa in accessi violenti. Ciononostante, è stata diffusa la voce per cui De Luca e i sindaci in protesta siano stati caricati pesantemente dalla polizia di Palazzo Chigi. Questa fake news è stata smentita ampiamente anche dai primi cittadini ivi presenti.
Lo screzio con Giorgia Meloni
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha gradito la manifestazione contro la sua maggioranza. Difatti ha rivolto accuse piuttosto pesanti nei confronti del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca: “Lavori anziché manifestare”. Le parole della premier hanno destato in De Luca una rabbia viscerale: “Senza soldi non si può. Lavori lei, stro*za”.
Le reciproche offese confermano il clima di tensione di questo inizio 2024, segnato da cambiamenti in atto piuttosto impattanti nella vita dei cittadini italiani. Ciò su cui molti si sono soffermati è il fatto che la premier abbia sminuito il senso del protestare.