Cortei pro Palestina, Milano e Napoli le prime a scendere in piazza
Il 23 e il 24 febbraio 2024 Napoli e Milano scenderanno in piazza per protestare per il cessate il fuoco a Gaza.
Dopo i presidi delle ultime settimane, sono giunte dalle associazioni di attivisti pro Palestina le date utili per manifestare contro il genocidio in Palestina. Il giorno 23 febbraio 2024, domani, Napoli si troverà in piazza Garibaldi dalle 14.30 per cominciare la marcia a favore della liberazione di Gaza.
Il giorno successivo, il 24 febbraio, sarà la volta di Milano, dove il corteo partirà da Piazzale Loreto, luogo simbolo della disfatta del fascismo, poiché fu lì che i partigiani fecero spregio del corpo di Benito Mussolini, appeso a testa in giù. La manifestazione di entrambe le città prevede un corteo pacifico, tuttavia c’è un gran fermento tra i partecipanti.
Durante i presidi degli ultimi giorni presso gli uffici Rai di quasi tutti i capoluoghi italiani, ci sono state cariche da parte della polizia, nonché manganellate ai danni degli attivisti. Tra gli episodi più eclatanti, sono stati ricordati dalle associazioni, quelli di Napoli e Torino, ma la violenza è stata agita su più fronti cittadini.
A partecipare a questi due eventi epocali, ci saranno anche gli attivisti e le attiviste di Non Una di Meno, ossia il movimento transfemminista intersezionale che lotta per la parità di genere, salariale e i diritti base della società civile. Inoltre, molte organizzazioni studentesche saranno presenti in piazza.
Le rivendicazioni degli attivisti
Gli attivisti pro Palestina sostengono che la guerra che infuria nella Striscia di Gaza tra Israele e Palestina sia un genocidio, ossia uno sterminio sistematico di tutta la popolazione arabo palestinese, tra cui bambini e bambine. Difatti, il conteggio dei morti è arrivato a 29.000, di cui quasi la metà corrisponde a bambini sotto i 12 anni.
A sostegno della causa del cessate il fuoco sono giunte diverse nazioni facenti parte dell’Unione europea. Tra tutte, spicca quella del Sudafrica e dell’Irlanda. Proprio qualche giorno fa è stato però respinto il provvedimento dell’Ue per imporre lo stop alla guerra a Israele a causa del veto posto in essere dagli Stati Uniti. Solo gli USA hanno votato contro il provvedimento, mentre il Regno Unito si è astenuto.