Onu, la Cina contesta l’uso del veto degli USA in favore di Israele
La Cina ha espresso il suo malcontento sull’uso del diritto di veto degli Stati Uniti alle Nazioni Unite per favorire Israele.
La proposta discussa dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) per imporre il cessate il fuoco a Gaza, per la guerra che infuria tra Israele e Hamas, è stata bocciata a causa dell’uso del veto da parte degli Stati Uniti. Infatti, ponendo il veto, gli USA hanno ostacolato la decisione presa quasi all’unanimità di frenare la guerra.
Ciò che gli USA hanno affermato a sostegno della propria posizione è che non avrebbero accettato mai un cessate il fuoco, dunque la fine delle ostilità, senza avere la garanzia della libera uscita dei presunti ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. Oltre agli USA, solo il Regno Unito non ha accettato il provvedimento, ma si è limitato all’astensione.
Dopo qualche giorno, è giunta la replica dall’Asia. La Cina infatti ha contestato la decisione di Biden: “Ancora una volta gli Stati Uniti hanno ignorato la volontà della comunità internazionale usando il loro potere di veto, una decisione che renderà la situazione nella Striscia di Gaza ancora più pericolosa”.
Mao Ning si è dunque recato in qualità di ambasciatore di Pechino a Washington per comunicare quanto segue: “La Cina ha espresso a Washington il suo forte malcontento”. Intanto le ostilità sono proseguite senza sosta, proprio alla vigilia dello sciopero nazionale del 24 febbraio 2024 in onore della Palestina.
News della guerra
Proprio alcune ore fa, è stato diffuso dai media israeliani e filoisraeliani un comunicato che denuncia tutte le molestie, gli stupri e i soprusi subiti dai soldati e le soldate dell’esercito di Natanyahu. Inoltre, proprio ieri, nel pomeriggio, è stato confermato un attacco da parte di Hamas ai danni di alcuni civili israeliani, tra cui, si presume, una donna incinta.
Ciononostante, i media israeliani non hanno diffuso le immagini, largamente famose su Tiktok poiché postate proprio da israeliani, dei soldati del suo schieramento intenti a prendersi gioco della morte di bambini e la distruzione di Gaza e Rafah. Né tantomeno è stato rivendicato l’uso del fosforo bianco o, direbbe qualcuno, dell’inizio delle ostilità. In quel lontano 1948.