La strage di Cutro, un anno dopo.| Anniversario dei morti in mare
Strage di Cutro: cosa accadde nel febbraio 2023 sulla costa calabrese
Dalla strage di Steccato di Cutro è trascorso esattamente un anno. Il naufragio che è divenuta una vera e propria tragedia ha visto la morte di ben 94 persone, delle quali addirittura 35 erano minori. L’orrore e l’indignazione delle famiglie e dei cittadini che hanno assistito lo scorso anno alla vicenda è tuttora enorme. Una serie di errori e l’ignorare palesemente le segnalazioni di pericolo hanno provocato morti che potevano essere evitate, se solo si fosse intervenuti prima.
Le famiglie delle vittime e alcuni dei superstiti hanno annunciato di voler intraprendere una causa civile nei confronti del governo per omissione di soccorso e per i danni subiti. Al momento vi sono in corso ben tre indagini della magistratura. Solo una di queste è arrivata a processo per ora, quella nei confronti degli scafisti presunti per i quali è prevista una condanna a 20 anni. Ancora in corso invece le inchieste inerenti gli ufficiali coinvolti, per comprendere cosa non ha funzionato quella notte.
Inoltre molto riserbo è tenuto anche nei confronti di Frontex, l’agenzia europea di guardia costiera e frontiera gestita dall’Unione europea, la quale in quell’occasione ha recepito la notizia del naufragio in corso e per oltre 1 ora di orologio non è intervenuta né ha trasmesso la notizia, provocando il ritardo dei soccorsi e lasciando anche il governo italiano in balìa delle informazioni mancanti. Vi è difatti la possibilità che una causa sia intentata contro la stessa Frontex.
Celebrata una commemorazione delle vittime
Per celebrare l’anniversario della triste ricorrenza, le famiglie dei morti hanno organizzato una commemorazione sulla spiaggia di Cutro, dove si sono riuniti tutti in cerchio disponendo al centro una serie di piccoli peluche in tondo. Al centro una maglia e una corona di fiori in onore delle vittime del disastro navale. A completamento della cerimonia, i presenti hanno sfilato facendo una vera e propria fiaccolata. L’atmosfera ha commosso i presenti, che hanno ricordato i propri parenti e bambini.
Intervista a Vincenzo Luciano
Alcune testate giornalistiche per l’occasione hanno intervistato Vincenzo Luciano, il pescatore che lo scorso anno si ritrovò per caso a soccorrere i caduti in mare. Raccontando la sua esperienza, Luciano dice di essere rimasto irrimediabilmente segnato dall’accaduto in quanto vedeva riaffiorare corpi in mare, un’immagine apocalittica. Aggiunge inoltre che torna spesso a passeggiare su quella spiaggia, per ricordare la memoria di chi non ce l’ha fatta.