Bruxelles, le proteste degli agricoltori sfidano il cordone della polizia
I trattori a Bruxelles hanno sfidato il cordone della polizia. Sono volanti fiotti da idranti e fiamme.
I trattori di tutta Europa sono ancora in protesta a causa del caro prezzo del gasolio, dell’inflazione, l’import dall’Ucraina, e alcuni provvedimenti relativi alla tassazione specifica della loro categoria. Inoltre, l’obiettivo polemico principale sono i provvedimenti europei del Green Deal.
Per questo motivo, le proteste degli agricoltori si stanno facendo via via sempre più forti e diffondendosi a macchia d’olio in diversi stati dell’Unione europea. L’incipit è avvenuto in Francia, dove agricoltori e coltivatori hanno cominciato a marciare per strada in segno di protesta. Ad accompagnare questo anelito, il ribaltamento dei cartelli.
La segnaletica stradale al contrario è stata una delle prime pratiche che hanno portato avanti i protestanti. Anche in Italia lo sciopero dei trattori ha coinvolto un gran numero di cittadini: sin da subito, agricoltori e coltivatori sono stati supportati e accolti dalla Lega di Matteo Salvini, benché la maggioranza in governo non fosse concorde.
Difatti, il sostegno di Salvini è stato molto criticato: la Lega fa effettivamente parte della forza al governo, la quale si è detta più tiepida di Salvini alle richieste dei protestanti coi trattori. Ciononostante, questi hanno ottenuto che venisse eliminata la tassa IRPEF per loro, per quest’anno almeno. Tuttavia, a Bruxelles le cose stanno andando diversamente.
La situazione a Bruxelles
La protesta è avvenuta in occasione della riunione del Consiglio dei ministri dell’Unione europea. Mentre i rappresentanti dei governi discutevano del futuro dell’ambiente e dell’economia, fuori imperversava la protesta che è sfociata in atti significativamente forti. Infatti, secondo quanto riportato dai testimoni, i trattori avrebbero sfidato il cordone della polizia.
La polizia è intervenuta lanciando lacrimogeni e utilizzando gli idranti per sedare la rivolta. I metodi delle forze dell’ordine sono stati ampiamente criticati dagli stessi membri dell’Unione europea lì presenti in riunione. Ciononostante, non è ancora chiaro se l’attivismo di costoro abbia impattato sull’andamento delle decisioni in assemblea europea. Ciò che è noto è che, secondo i protestanti, c’è bisogno di ripensare il Green Deal in toto.