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Giù le mani dai mezzi pubblici.| Scoperta la mafia dietro i trasporti baresi

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Novità sconvolgenti a Bari: la mafia invischiata nel sistema dei mezzi pubblici.
(Fonte: depositphotos.com) – Cronacalive.it

I lunghi tentacoli delle mafie nei servizi pubblici

Da sempre le organizzazioni criminali cercano e riescono ad introdursi all’interno dei meccanismi dei servizi statali. Negli ultimi decenni peraltro, laddove è divenuto sempre più evidente che i veri guadagni non sarebbero provenuti più dai soli traffici di droga, i mafiosi si sono reinventati e camuffati da imprenditori. Hanno pertanto allungato le proprie mani in campi quali l’edilizia, i trasporti, il commercio nazionale e internazionale.

Questo approccio ha permesso loro di ripulire il giro di soldi provenienti dal malaffare e di accampare pretese su settori che finiscono per trovarsi completamente a loro gestione. Sfortunatamente ancora oggi scopriamo nuove trame e nuove infiltrazioni mafiose, e la stessa cosa è capitata nella città di Bari, grazie a un’indagine che ha scoperto la presenza mafiosa all’interno della gerarchia del servizio di trasporti pubblici.

Cosa è stato scoperto a Bari e che piega hanno preso le indagini

Quello che è stato scoperto a Bari stupisce ma non sorprende. Da sempre le mafie si sono sapute reinventare e addentrare nei servizi pubblici. Si è in effetti scoperto che la mafia aveva grossa influenza sulla compagnia di trasporti pubblici barese Amtab. Difatti i clan della zona favorivano le assunzioni dei propri parenti e affiliati all’interno della compagnia, che accettava passivamente tutte queste influenze esterne.

Si è perciò avviata una maxi indagine che al momento vede coinvolti almeno 100 indagati, tra i quali spiccano anche un consigliere regionale e una consigliera comunale. Si è perciò scoperto che il clan Parisi aveva scavalcato le normali procedure di assunzione e aveva piazzato file e nipoti all’interno della compagnia. A saltare fuori anche delle intercettazioni risalenti all’anno 2018 in cui traspaiono le pressioni che venivano fatte sull’azienda di trasporti affinché potessero entrare questi individui. Per tali ragioni infatti al momento a Savino Parisi, Massimo Parisi, Tommaso Lovreglio e Michele De Tullio viene addossata l’accusa di estorsione aggravata.

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Aperte le indagini sull’intrusione dei clan nella mobilità barese.
(Fonte: depositphotos.com) – Cronacalive.it

Prossimi sviluppi

Al momento le indagini stanno procedendo e per le condanne bisognerà attendere. Le persone individuate sono state allontanate dall’azienda di trasporti. Bisogna solo attendere i responsi della magistratura e capire se vi sarà la necessità di sciogliere la compagnia di trasporti o meno. Insomma un duro colpo per l’amministrazione pubblica barese, ma non una novità né per la regione né per la penisola italiana.