Transfobia, il leghista discrimina la comunità: “I trans sputano sangue infetto”
Samuele Piscina, il giovane leghista, ha discriminato in aula le persone trans, senza alcun motivo.
Samuele Piscina è un giovane politico. Secondo molti, l’uscita infelice di lunedì, altro non è stato che un tentativo rapido ed efficace di finire in prima pagina. Le dichiarazioni scandalose di Piscina sembrerebbero infatti fin troppo esplicite per essere figlie di un ragazzo del 2024.
Il fatto è avvenuto in aula, durante un consiglio comunale a Milano, dove il segretario della Lega, nonché consigliere, ha detto la sua in merito ai fatti di via Padova. La riunione stava infatti trattando un argomento attuale: le aggressioni della polizia ai manifestanti negli ultimi tempi, in merito alla guerra di Israele in Palestina.
La dichiarazione problematica di Piscina sarebbe dunque arrivata in risposta a un commento di un suo collega di sinistra, il quale aveva commentato positivamente la presenza multietnica e multiculturale di Padova, in relazione alla partecipazione democratica ai cortei delle ultime settimane.
La risposta di Piscina è stata la seguente: “Considerare via Padova un modello di integrazione é un’aberrante mistificazione della realtà. In via Mosso una amministrazione a guida Lega e centrodestra ha voluto una cancellata che abbiamo dovuto imporre, perché c’erano i transessuali che sputavano sangue infetto alle forze dell’ordine. Questo era quello che succedeva. C’erano spaccio e prostituzione”.
La reazione di Michele Albiani
Michele Albiani, deputato del Pd, ha commentato in malo modo questa uscita. La sua ira ha infatti investito il leghista, spingendolo a chiedere scusa per le offese deliberate rivolte alla comunità LGBTQIA+, nello specifico alle persone transgender. Infatti, Piscina ha alimentato un pregiudizio transfobico, per cui le persone trans siano dedite solo alla prostituzione e che siano perciò “infette”. Il riferimento non è chiaro, ma molti hanno creduto si riferisse all’HIV.
“Ancora una volta, un attacco deliberato alla comunità transgender nelle aule istituzionali. Ancora un linguaggio ignorante e deumanizzante nei confronti di soggettività già marginalizzate, sfruttate come feticci per individuare un facile capro espiatorio“ sono state le parole in risposta al commento transfobico di Piscina, da parte degli admin di Gay.it in una nota ufficiale pubblicata sulla propria pagina social.