Il capoluogo abruzzese è la capitale della cultura, ma c’è stata davvero una rinascita aquilana?
L’Aquila scelta come città della cultura 2026, ma sono ancora molte le ombre sulla sua rinascita
Tristemente resa celebre per le vicende inerenti il sisma del 2009 ed i suoi conseguenti scandali, L’Aquila è una meravigliosa cittadina abruzzese e finanche capoluogo della regione Abruzzo. Il terremoto che sconvolse L’Aquila e le città nelle sue immediate vicinanze fu davvero forte e rase al suolo palazzi e monumenti, rendendo il capoluogo abruzzese un luogo di devastazione.
Furono davvero molti i morti e i feriti, senza contare il gran numero di sfollati che rimasero senza le proprie abitazioni. L’intero centro storico cittadino fu distrutto e l’allora governo Berlusconi promise la costruzione di nuove case per gli sfollati, nel giro di pochissimo tempo.
Le vicende sono risultate molto più complicate di così e i tempi di attesa decisamente più lunghi. Nel mentre sono sorte anche numerose polemiche in merito a possibili coinvolgimenti dolosi e a una speculazione del mondo politico e della Protezione civile ai danni dei cittadini.
Dopo ben 15 anni dall’evento sismico, L’Aquila viene proclamata città della cultura. Ad annunciarlo è il ministro Sangiuliano nel corso di una cerimonia a Roma. La notizia ha chiaramente inorgoglito L’Aquila, il cui sindaco ha affermato che si tratta di un riconoscimento importante, fondamentale soprattutto poiché cade in concomitanza con il 15° anniversario dal terremoto. Restano tuttavia molte ombre sulla nomina, in quanto dopo così tanto tempo la città risulta essere ancora un grosso cantiere con lavori in corso e pare sia ben lontana dal potersi definire finita e pronta.
In cosa consiste il progetto presentato dalla cittadina
Il progetto che la città ha presentato in corrispondenza di tale nomina si chiama L’Aquila città multiverso. Esso si bassa su quella che è la nuova agenda europea della cultura e vuole puntare alla ricostruzione socio-economica della cittadina focalizzandosi sulla cultura. Gli aquilani si propongono di coinvolgere tutti i giovani anche provenienti dalle zone limitrofe. Il senso dell’iniziativa è dunque quello di fare rete e creare delle comunità locali che comunichino tra loro e progrediscano attraverso delle iniziative culturali.
Quali saranno gli sviluppi futuri
Di sicuro la città abruzzese ha ancora molta strada da percorrere e necessiterebbe di un sostegno nazionale che vada oltre una semplice nomina artistica. Però è apprezzabile lo spirito e la tenacia con cui gli abitanti non si sono mai arresi e continuano tutt’oggi a spingere per un futuro migliore.