Una giornata per ricordare come aiutare il pianeta con pochi gesti
Crisi climatica: il bilancio mondiale è disastroso ma riciclare aiuta a contrastare l’inevitabile
Uno dei temi più dibattuti degli ultimi anni è quello della crisi climatica. Si passa dai cosiddetti negazionisti, che non reputano questo un problema pressante e non credono che effettivamente esistano rischi, a coloro che invece sono preoccupati dalla situazione globale. Certo è che l’ambiente ha risentito pesantemente delle azioni degli uomini e il clima è decisamente cambiato negli ultimi decenni, eliminando le stagioni intermedie e portando con sé sbalzi di temperature pericolosamente frequenti. Non si dimentichino le sempre più frequenti alluvioni, i terremoti e i maremoti che si susseguono, oltre che la siccità e i suoi catastrofici effetti sui raccolti e sul sistema faunistico locale.
In un tale contesto il rischio di un collasso totale del mondo su se stesso è effettivamente davvero possibile. Gli studiosi prevedono entro il 2050 l’arrivo a una situazione che si potrà definire come un punto di non ritorno. Per tali ragioni, riciclare sempre quanto più possibile si dimostra essere una prassi ottimale e consigliata. Ogni anno si consumano miliardi di tonnellate di risorse e a questo ritmo il depauperamento dei prodotti della terra non tarderà a sortire i suoi effetti. Riciclando, sia riutilizzando oggetti in disuso sia effettuando una corretta raccolta differenziata, si arriva a risparmiare più di 700 milioni di tonnellate di emissioni di CO2.
La giornata mondiale del riciclo e i consigli per la differenziata
In tale ottica il 18 marzo assume un ruolo importante, assurgendo a data simbolo per combattere la crisi climatica. Si tratta difatti della giornata mondiale del riciclo, un’iniziativa istituita per la prima volta nell’anno 2018 dalla Global Recycling Foundation. Tale giornata è un’occasione che viene utilizzata per ricordare ai privati cittadini ma anche alle aziende come effettuare una corretta raccolta differenziata. Il 18 marzo è un momento dedicato alla diffusione delle buone prassi, al fine di sensibilizzare e dimostrare che l’unico modo per non avviarsi verso una fine inesorabile sia l’impegno congiunto. Il riciclo può cambiare le cose.
La posizione dell’Italia
Fortunatamente l’Italia sembra avere ben recepito il messaggio, collocandosi in effetti al primo posto in Europa tra i paesi che riciclano. Il rapporto Greenitaly 2020 ha in effetti mostrato che la percentuale nazionale di riciclo ammonta addirittura al 83,4%. Un dato che fa ben sperare anche per il futuro.