Gaza, i morti superano i 31.000 | Biden contro Netanyahu per il colpo a Rafah
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha attaccato Netanyahu per la prima volta: “Colpire Rafah è un errore”.
Il conteggio dei morti in Palestina si aggira intorno ai 31.819, in seguito all’attacco israeliano presso l’ospedale di Rafah. Secondo le fonti israeliane, a Rafah, dove c’è un noto ospedale già al centro di precedenti bombardamenti, ci sarebbero stati terroristi che complottavano ai danni di Netanyahu. Pertanto, i soldati israeliani hanno ucciso oltre 50 vittime e catturato 180 sospettati.
Il portavoce militare di Israele ha poi aggiunto, in una nota pubblica, che i soldati sono stati attenti a non colpire civili, personale medico, macchinari medici. Inoltre, ha aggiunto quanto segue: “Siamo impegnati in operazioni contro infrastrutture terroristiche di Hamas e contro i suoi quadri, che sono incorporate di proposito entro infrastrutture civili”.
Peraltro, questa informazione è contraddetta da un comunicato ufficiale che vede protagonista un soldato israeliano stesso. Durante il bombardamentodi ieri notte, è morto Sebastian Haion, un soldato di 51 anni, rimasto ucciso, con larga probabilità, dalle stesse bombe lanciate dagli israeliani. Secondo altre fonti, Haion sarebbe morto durante i combattimenti.
Intanto, viene segnalato che vi è carestia tra i palestinesi. “I risultati dell’IPC su Gaza confermano ciò che segnaliamo da mesi, ovvero un’imminente carestia. La mancanza di azione da parte del mondo è scioccante, mentre altri bambini soccombono a una morte lenta. Tutti i valichi di frontiera devono essere aperti ora per consentire il libero accesso degli aiuti umanitari” sono le parole di Adele Khodr, Direttrice regionale dell’Unicef per il Medio Oriente.
La risposta di Biden su Rafah
Le parole di Joe Biden sono state riportate dal suo Consigliere per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan: “Attaccare Rafah per Biden sarebbe un errore che porterebbe più caos a Gaza.” Ha inoltre affermato che, durante la telefonata tra Biden e Netanyahu, quest’ultimo avrebbe accettato di ospitare un team da Gerusalemme a Washington per dialogare sul dafarsi.
Dopo mesi di guerra, sembrerebbe che anche gli Stati Uniti stiano facendo un passo indietro. Secondo Sullivan, Israele dovrebbe fare di più per far arrivare gli aiuti umanitari in Palestina. Ciò non sta avvenendo, perpetrando di fatto il genocidio.