Regolamento di conti nel torinese: immagini da macelleria messicana
Episodio criminale a Torino: aggredito un ragazzo in modo brutale
Microcriminalità e aggressioni per strada sono all’ordine del giorno in tutte le piccole e grandi città d’Italia. Il livello di crimine purtroppo in alcune di esse è divenuto ingestibile e spesso si richiedono alle amministrazioni interventi approfonditi per comprendere quanto di endemico porti a questo tipo di situazioni limite. Torino è tra queste città, ma di recente è stata protagonista di un episodio davvero singolare, non tanto per movente o modalità, ma per la sua brutalità.
L’efferatezza del crimine ha infatti destato grosso scalpore. A essere aggredito un ragazzo di 23 anni, probabilmente a causa di un regolamento di conti dovuto a questioni sentimentali. Pochi i dettagli conosciuti, ma pare che il ragazzo avesse infastidito la fidanzata dell’aggressore, con messaggi, avance indesiderate e infine con delle foto oscene. Per tali ragioni l’aggressore avrebbe scovato il colpevole, lo avrebbe atteso in serata e colpito per poi scappare via in motorino accompagnato da un complice.
A lasciare senza parole è tuttavia l’azione compiuta dall’altrettanto giovane ragazzo, che ha colpito il ventitreenne con un machete. Avventandosi contro la sua gamba sinistra, gliel’ha praticamente mozzata per poi scappare via. Accompagnato in pronto soccorso, la giovane vittima ha subito ben 2 interventi nel giro di 24 ore.
Le condizioni fisiche della vittima attuali
A quanto pare i medici sono riusciti a salvargli la vita, ma hanno dovuto effettuare due operazioni d’emergenza a distanza ravvicinata. Difatti il giovane rischiava di morire dissanguato. Ciononostante, anche se sono riusciti a salvarlo, hanno dovuto amputare la gamba colpita con il machete. Tutt’ora il ragazzo pare non essere completamente fuori pericolo, anzi al momento è in terapia intensiva con prognosi riservata, intubato.
Alla ricerca dei colpevoli
Il colpevole sarebbe un ragazzo coetaneo della vittima e parte della stessa comitiva di amici che, insieme a un compagno, sarebbe poi scappato con un motorino T-max. I due non sono tornati più a casa delle famiglie, ma si sono dati alla latitanza, forse consapevoli di essere stati riconosciuti. Sembra tuttavia ancora troppo debole l’idea che la motivazione di tanta ferocia sia unicamente la gelosia, eppure al momento non si hanno altre piste da seguire. Il 23enne ferito aveva piccoli precedenti per uso di droga, ma nulla di eclatante.