Alessandro Borghi è Rocco Siffredi nella serie biografica | Critiche e grida allo scandalo
La serie su Netflix su Rocco Siffredi si chiama “Supersex”. Alessandro Borghi è il protagonista, ma piovono critiche da tutte le parti.
Netflix è nota per essere la piattaforma streaming che offre contenuti freschi, originali e innovativi. Il target è piuttosto giovanile, comprendente una fascia d’età che spazia tra i 15 e i 40 anni. Proprio per questo motivo, i film e le serie tv proposte in catalogo spaziano tra teen-drama, crime, queer, horror, psicologico e documentari.
Tra le ultime tendenze è impossibile non notare quella delle biopic. Si tratta di tutti quei prodotti biografici che richiamano o celebrano figure famose, omaggiandole o semplicemente portandole sul piccolo schermo per farle conoscere nella loro spiccata originalità.
Un esempio lampante è Bohemian Rapsody, un film dedicato alla storia reale di Freddie Mercury e i Queen. La biopic dura quasi tre ore, ma è riuscita a catturare l’attenzione di coloro che lo hanno visto al cinema, ma anche e soprattutto di chi ha amato rivederlo in homevideo.
Le storie personali hanno dunque segnato una svolta nella distribuzione dei contenuti delle piattaforme online. Ecco perché la società ha pensato di produrre una serie su Rocco Siffredi. Mentre ci si prepara al lancio di maggio della serie su Gianna Nannini, Supersex è già disponibile.
Supersex: la serie con Alessandro Borghi
La trasformazione di Alessandro Borghi in Rocco Siffredi è stata impressionante. Interpretare il pornodivo di fama mondiale, ha spiegato l’attore, non è stato facile, benché in lui abbia trovato numerosi spunti per comprendere al meglio anche qualcosa in più di se stesso.
Supersex è una miniserie costituita da 7 episodi. In queste poche ore, Borghi ha saputo restituire agli spettatori la persona dietro il personaggio di Siffredi, umanizzandolo. Questo processo è stato piuttosto apprezzato, poiché in Rocco si sono scorte più sfumature dimensionali.
Le critiche a Supersex
Supersex è ancora in Top 10 su Netflix. Ciò significa che rientra tra i dieci prodotti più visti dell’ultimo mese. Si tratta di cifre piuttosto anomale se comparate alla pioggia di critiche che si è abbattuta sulla miniserie, nonché su Alessandro Borghi.
Difatti, sembrerebbe che ciò che il pubblico si aspettasse da Supersex fosse una maggiore provocatorietà. Il prodotto è stato perciò criticato per il suo eccessivo perbenismo e per l’ordinarietà della rappresentazione visiva. Infine, un’altra critica mossa ma non condivisa da tutti è relativa alle figure femminili che hanno accompagnato Rocco nella sua vita.