Incidente di Baltimora, le cause del malfunzionamento della nave Dali
L’incidente del Maryland è stato un duro colpo per gli USA: sono state scoperte le cause del malfunzionamento della nave.
Il ponte di Baltimora, chiamato Francis Scott Key è stato colpito dalla nave cargo Dali battente bandiera di Singapore e diretta nello Sri Lanka ieri, alle ore 1.30 di notte, secondo il fuso orario statunitense. In un istante, per la precisione 20 secondi, il ponte è andato a fuoco dopo che la nave stessa ha subito un malfunzionamento.
Ciononostante, sulle prime, il governatore del Maryland Wes Groose non ha saputo spiegare le motivazioni del disastro che ha provocato diversi feriti e altre ipotetiche vittime di ipotermia. Con le prime indagini però, sono sorte nuove informazioni importanti che potrebbero far luce sull’accaduto. A quanto pare, dalla nave Dali erano partiti degli allarmi di Mayday.
Infatti, stando alle dichiarazioni dell’equipaggio, il malfunzionamento è stato circoscritto ai motori della nave. Questi avrebbero inviato l’allarme in tempo, in modo tale da consentire l’evacuazione del ponte e fermare il traffico. La Guardia Costiera del Maryland ha fatto tutto il possibile per limitare i danni, ma sono morti comunque almeno 6 operai durante il crollo del pilone del ponte.
Oltre alle vittime, di numero limitato, almeno dalle prime indagini, ci sarebbe stati danni economici. Al di là del danno relativo alla effettiva distruzione del Francis Scott Key Bridge, ci sarebbero i danni ai container. Infatti, Dali è una nave cargo che trasportava merci destinate alla vendita. Non solo: tra i container ci sarebbero materiali pericolosi, ora finiti nelle acque.
I container: non solo un danno economico
Il blackout della nave cargo Dali ha spinto i 22 uomini dell’equipaggio a manovre di fortuna atte a limitare i danni. A bordo, vi erano merci ma anche materiale ospedaliero, ora finito in mare. Questo danno è dunque di portata astronomica, poiché si tratta anche di medicine e di altri prodotti utili allo Sri Lanka.
Attualmente, la questione umanitaria ed economica si sta intrecciando con le istanze politiche ancora in corso di valutazione. Ciò che è certo è che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha rilasciato una dichiarazione: “Dai primi accertamenti risulta un terribile incidente, non ci sono indicazioni di atti intenzionali”.