Esiste una correlazione tra cervello e cuore. | Come interagiscono

Ricerca scientifica e progresso: le innovazioni che ci cambiano il futuro

La ricerca scientifica ha permesso nei secoli di scoprire moltissimi fenomeni interessanti, permettendo di debellare malattie che sembravano mortali fino alle più recenti scoperte che ci fanno avanzare nella lotta a patologie degenerative quali i tumori, la demenza e l’hiv. Da sempre le persone si sono interrogate e hanno indagato per comprendere i meccanismi di funzionamento del corpo umano, rintracciando sistemi, schemi e connessioni.

Proprio degli ultimi mesi sono le novità inerenti i passi in avanti fatti dalla società di Elon Musk, Neuralink. Arriva però uno studio che mette in campo una nuova scoperta.

In cosa consiste lo studio che collega cuore e cervello

Un recente studio pubblicato sulla rivista Science ha rivelato un interessante collegamento tra le pulsazioni del battito cardiaco e l’attività cerebrale. Gli scienziati dell’Università di Ratisbona, del Centro Medico Universitario di Amburgo-Eppendorf e della Case Western Reserve University hanno collaborato e hanno scoperto un meccanismo finora sconosciuto e mai indagato. Trattasi di un collegamento che sembra connettere direttamente il cuore al cervello in modo più stretto di quanto si pensasse in precedenza. La scoperta è rivoluzionaria e ha del potenziale enorme.

Utilizzando un modello murino, i ricercatori hanno registrato le oscillazioni nell’attività neurale nel bulbo olfattivo degli animali, scoprendo che queste oscillazioni erano correlate alle pulsazioni del battito cardiaco e potevano modulare l’attività neuronale attraverso canali ionici meccano-sensibili. Dunque in poche parole, attraverso l’osservazione del comportamento animale, sono riusciti a capire che c’è una connessione diretta tra gli stimoli provenienti dal cuore e quelli ricevuti e rispediti dal cervello.

Questo studio evidenzia l’importanza della cosiddetta interocezione, cioè la percezione delle sensazioni interne del corpo, nel regolare l’attività cerebrale. Gli esperti spiegano che queste oscillazioni neurali sono legate al modo in cui il cervello elabora gli input sensoriali interni, compresi i ritmi corporei come la respirazione. L’interocezione fornisce al cervello informazioni sullo stato dell’organismo, influenzando la percezione, la cognizione e lo stato autonomo.

Le conclusioni dello studio

Secondo gli autori dello studio, questi risultati indicano l’esistenza di una veloce trasmissione delle pulsazioni dei vasi sanguigni cerebrali al cervello, attraverso una rete neuronale che potrebbe mediare la modulazione della cognizione, dell’umore e dello stato autonomo. In conclusione, questa scoperta apre nuove prospettive nella comprensione della relazione tra corpo e cervello e potrebbe avere implicazioni significative per la salute e il benessere umani.