Israele ha ucciso 7 operatori umanitari di una ONG durante un raid
La guerra di Israele ha conteggiato quasi 40.000 morti solo tra i palestinesi. Stanotte un raid idf ha ucciso 7 operatori umanitari.
La guerra tra Israele e Palestina è cominciata ben 75 anni fa circa. Le contese si sono accese già nel 1947, ma la “nakba”, ossia la “pulizia etnica” operata dal popolo eletto nei confronti dei cittadini arabi presenti già in precedenza nella striscia di terra ritenuta sacra è partita l’anno successivo, nel 1948. La guerra si è poi sviluppata in più fasi, fino a giungere a momenti di alternanza tra tregue e conflitto.
Ciò che è poco risaputo, ma che viene sapientemente scritto sui libri di storia, è che Israele ha imposto un regime del controllo in Palestina, con regole ferree e militaresche. Si tratta, come ben esposto da Francesca Albanese, di una pratica colonialista. Questa situazione è tale da anni, intrecciandosi con azioni politiche e di resistenza attuate dalla Palestina in prima istanza e in seguito da Hamas.
Quando, il 7 ottobre 2023, Hamas ha commesso un attentato in territorio nemico, i media mainstream hanno riportato la notizia condannando in toto le azioni dell’organizzazione araba in questione, liquidando il gesto con un semplicistico giudizio che lo relegava a mera barbarie terroristica.
Ad ogni modo, dal 7 ottobre ad oggi, le vittime mietute da Israele sono quasi 40.000, di cui un terzo sono bambini. L’Idf (Israeli defence forces) ha reso ben note le sue intenzioni grazie ai continui aggiornamenti via social di ogni loro gesto, durante i quali palesavano la mancanza di empatia nei confronti dei morti perpetrati dalle loro armi. Stanotte è avvenuto però qualcosa di estremo.
La morte degli operatori umanitari
Per contravvenire all’emergenza di approvvigionamenti e risorse nella Striscia di Gaza, alcune ONG del mondo stanno predisponendo aiuti umanitari, coadiuvati dal cessate il fuoco imposto dall’Onu per le ultime battute del ramadan di qualche giorno fa. Tra queste organizzazioni, vi è World Central Kitchen, onlus statunitense.
Stanotte un attacco aereo israeliano ha ucciso 7 operatori umanitari della WCK. Jose Andres, il fondatore e cuoco della ONG, ha commentato l’accaduto come segue: “Oggi abbiamo perso molti dei nostri fratelli e sorelle in un attacco aereo dell’Idf, a Gaza. Il mio cuore è spezzato. Il governo israeliano deve fermare queste uccisioni indiscriminate. Deve smettere di limitare gli aiuti umanitari, smettere di uccidere civili e gli operatori umanitari e smettere di usare il cibo come arma”.