Siria, l’Idf colpisce l’ambasciata iraniana: “È flagrante violazione della Carta delle Nazioni Unite”
Le vittime del raid aereo di Israele sono tante, tra cui morto Mohamed Reza Zahedi. Theran si sta preparando alla vendetta, Cina e Usa condannano il gesto.
Stanotte, l’esercito israeliano ha preparato un attacco terroristico nei confronti di numerosi obiettivi. Tra questi, vi è stato quello dell’ambasciata iraniana in Siria. Durante questo raid, hanno perso la vita diversi operatori di emergenza, ma anche molti pasdaran. Non meno importante, Mohamed Reza Zahedi, l’80enne che si occupava di sostenere Bashar Al Assad.
A Theran, l’attacco di Israele è sembrato mirato e teso a colpire esattamente l’Iran, paese con cui sono ripetute le ostilità e le inimicizie nel corso degli anni, soprattutto in collegamento con l’azione politica deli Stati Uniti in Siria. Ciononostante, benché la verità sia stata giudicata schiacciante da parte dei media e dalla politica internazionale, le forze israeliane hanno smentito la paternità del loro attentato.
“Si è trattato di un tragico incidente” hanno sostenuto le forze dell’Idf. Tuttavia, questo gesto passerà al vaglio dell’Unione Europea, che si starebbe già attivando per comprendere la dinamiche della situazione. Intanto, l’attentato è stato condannato dalla Cina, che ha commentato in questo modo tramite il ministro degli Esteri Wang Wenbin: “Condanniamo il gesto, la sicurezza delle sedi diplomatiche non può essere violata e la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale della Siria devono essere rispettate”.
Anche gli ambasciatori e i politici siriani e iraniani hanno commentato l’accaduto: “Condanniamo fermamente questo atroce attacco terroristico che ha preso di mira l’edificio del consolato iraniano a Damasco e ha ucciso numerosi innocenti“ ha detto il ministro degli Esteri siriano Faisal Mekdad.
La paura dell’escalation
Mosca ha paventato il rischio di “Reazioni pericolose”, ma non è la sola. La stessa Theran ha affermato che il gesto dello stato israeliano non resterà impunito. Per questo motivo, gli USA e l’UE temono un’escalation nelle due regioni, che porti a una ulteriore guerra nel territorio.
L’analista Steven Cook ha affermato quanto segue: “L’IRGC può allentare le restrizioni sui delegati in Iraq e Siria, mettendo nuovamente in pericolo le forze americane. Gli iraniani potrebbero anche ordinare a Hezbollah di intensificare i suoi attacchi contro Israele, che sono diventati sempre più audaci e numerosi”.