Programma economico a lungo termine del governo: cosa aspettarsi?
Sta per arrivare il tanto atteso Quadro economico dell’Agenzia delle entrate
Lunedì si completerà il quadro economico. L’Agenzia delle entrate presenterà il bilancio finale dei costi sostenuti dalle casse pubbliche per il Superbonus e le altre detrazioni relative ai lavori in casa. Questi dati, aggiornati al 4 aprile, saranno fondamentali per il Ministero dell’Economia e delle Finanze in vista del consiglio dei ministri di martedì, dove verrà discusso il Documento di economia e finanza 2024. Questo sarà l’ultimo DEF poiché l’entrata in vigore delle nuove regole fiscali dell’UE nel prossimo anno modificherà calendario e strumenti.
Uno dei punti cruciali di attenzione riguarda l’evoluzione del rapporto debito/Pil e una possibile decisione del governo di non includere nel DEF le proprie stime programmatiche per evitare di annunciare decisioni impopolari prima delle elezioni europee. Attualmente, la previsione di crescita economica per quest’anno è dell’1%, inferiore all’1,2% precedentemente stimato ma comunque sopra le previsioni di Bankitalia e della Commissione Ue.
Su cosa fa affidamento il governo e quali sono le prospettive future
Il governo conta sugli investimenti del cosiddetto Pnrr, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per stimolare l’economia, ma resta incerto se il Paese sarà in grado di utilizzare tali fondi nei tempi previsti dopo la revisione del Piano. Ciò potrebbe influenzare significativamente il deficit/PIL, che si prevede scenderà quest’anno intorno al 4,4%, leggermente sopra la previsione precedente del 4,3%.
Il debito/PIL, invece, è una questione più spinosa. Sebbene la previsione della Nadef fosse un lieve calo al 140,1% rispetto al 140,2% del 2023, l’aumento dell’inflazione e la diminuzione dell’importazione energetica hanno cambiato le carte in tavola, portando il rapporto al 137,3%. Tuttavia, i recenti cambiamenti nel mercato hanno influito negativamente, con impatti sul debito. L’eredità del Superbonus, precedentemente sottostimata dal Tesoro, ora è diventata un peso notevole.
Questa situazione complica ulteriormente il quadro finanziario futuro, specialmente considerando i vincoli del nuovo patto di stabilità che preclude la possibilità di scostamenti di bilancio. Di conseguenza, il governo potrebbe evitare di indicare le proprie politiche economiche e di bilancio nel DEF per evitare decisioni impopolari, ma ciò ha sollevato critiche da parte delle opposizioni che richiedono chiarezza sulle direzioni future della politica economica e di bilancio.
Che cosa aspettarsi
Di certo le previsioni non sono rosee, ma bisogna attendere e capire che piega prenderà l’andamento economico italiano anche rispetto alle questioni internazionali che ci tengono con il fiato sospeso.