Israele ha ritirato le truppe da Gaza, ma non sono buone notizie
L’Idf ha ritirato le sue truppe da una porzione sud di Gaza, ma si sta preparando a sferzare un nuovo attacco verso Rafah.
Benjamin Netanyahu, primo ministro dello stato di Israele, ha affermato quanto segue: “Ho detto chiaramente alla comunità internazionale: non ci sarà cessate il fuoco senza il ritorno degli ostaggi. Questa è la politica del governo israeliano e accolgo con favore il fatto che l’amministrazione Biden abbia chiarito l’altro giorno che questa è anche la sua posizione”.
La non troppo velata minaccia nei confronti di Joe Biden e degli Stati Uniti è stata colta dalla intera comunità internazionale, ma è pur vero che gli accordi finanziari e militari tra lo stato del popolo eletto e l’Europa e l’America sono trasparenti, chiari, conosciuti da tutti.
Netanyahu ha poi sentito la necessità di ribadire la sua innocenza in quanto rappresentante di Israele e lo ha fatto tramite queste parole, relative agli accordi diplomatici tra le parti: “Vorrei chiarire ancora una cosa: non è Israele a impedire un accordo ma Hamas. Le sue richieste estreme hanno lo scopo di porre fine alla guerra e lasciare intatta”.
Proprio questa notte, Israele ha ritirato le sue truppe dal sud della Striscia di Gaza. Lì, l’esercito ci è stato per tutti i mesi consecutivi dal 7 ottobre 2023. Questa notizia è stata fornita dal Times of Israel, tuttavia fonti interne hanno confermato che l’Idf si starebbe preparando per sferzare un’ulteriore offensiva a Rafah.
Il sunto della situazione politica
“L’attacco israeliano non rimarrà senza risposta. La vendetta dell’Iran è inevitabile e Teheran deciderà come e quando effettuare l’operazione di rappresaglia” è stato il commento del capo del governo iraniano Mohammad Bagheri in merito all’attacco di Israele presso l’ambasciata iraniana in Siria, colpita qualche giorno fa durante un raid aereo. Durante quell’attacco, hanno perso la vita ben 7 operatori umanitari.
Questo tragico evento è stato giustificato da Netanyahu con parole tiepide e autorassicuranti: “Si è trattato di un incidente”. Insomma, la scusa della ricerca smodata degli accoliti di Hamas ha smesso di reggersi in piedi, al punto che persino Biden ha dovuto pubblicamente dissociarsi da queste azioni.