Scoppia la guerra fredda tra demografia e clima | L’agricoltura è a rischio
La guerra fredda alimentare è un fenomeno progressivo, non improvviso: il pianeta vive nell’insicurezza alimentare per guerre e catastrofi.
Il surriscaldamento globale è un fenomeno climatico e atmosferico che, in larga parte, è stato provocato dall’azione impattante dell’essere umano. Le attività produttive e l’insieme dei mezzi di produzioni industrializzati hanno dato vita a uno stile di vita capitalistico che ha lasciato un’impronta sul pianeta.
Deforestazioni, emissioni inquinanti, allevamenti intensivi e abuso agroalimentare hanno dato il via a conseguenze nette, tra cui il depauperamento delle risorse energetiche planetarie. Non solo: l’estrattivismo ha anche provocato la rivoluzione della natura, per così dire, ossia l’inasprimento delle catastrofi.
In sostanza, la drastica modifica delle abitudini climatiche ha radice nel comportamento dell’essere umano, prevaricatore e inquinante. Ciò che però ha condotto gli esperti a nominare l’attuale fase storica “guerra fredda alimentare” è il seguente: le istanze ambientali e quelle politiche si sono incrociate.
Attualmente, il pianeta è in una grave emergenza di insicurezza alimentare. Tra i principali fattori di questa emergenze, vi è la guerra in Europa tra Russia e Ucraina. Fino al 2021, infatti, come è esposto dall’ISPI, l’Ucraina era massima esportatrice di grano, mais e frumento. A causa del conflitto, le esportazioni sono scese al 15%, con una probabile caduta a picco verso il 27% a causa del nuovo fronte nel mar Rosso.
I protagonisti del conflitto alimentare
A livello globale, dunque, il conflitto in Europa ha determinato scenari disastrosi le cui conseguenze riverbereranno nel corso degli anni e toccheranno parimenti altre zone del mondo, come è già accaduto dal 2021 fino ad oggi. Ciononostante, il paese di Zelensky non è il solo protagonista di questo massiccio fenomeno di insicurezza alimentare, poiché, tra i vari attori della “guerra fredda”, vi sono Cina e USA.
I due paesi in questione hanno un accordo agricolo e alimentare, portato avanti da anni e anni, soprattutto relativamente all’industria del maiale. Come è evidenziato dal testo del giornalista Stefano Liberti, “I signori del cibo”, tra USA e Cina vi è uno scambio di materie prime in cambio di accordi economici vantaggiosi ed importazioni. Di mezzo ci vanno il pianeta e la fame dei paesi in via di sviluppo.