Sindacato Rai in rivolta: giornalisti contro la Commissione di vigilanza del governo
Il governo Meloni ha fatto approvare una norma che concede pieno potere riguardo all’informazione.
L’Unione Sindacale Giornalisti Rai, abbreviato nella sigla USIGRai, si è organizzata per opporsi contro la normativa approvata dalla Commissione di vigilanza secondo la quale il governo potrà disporre delle reti Rai come meglio crede, con la possibilità di mandare per intero servizi e comizi politici senza contraddittorio e senza intervento giornalistico.
Alcuni conduttori e conduttrici hanno dunque leggo il comunicato ufficiale del sindacato in diretta televisiva, al termine dell’edizione del telegiornale della sera. La notizia ha già fatto il giro di tutta Italia. Il comunicato è il seguente:
La maggioranza di governo ha deciso di trasformare la Rai nel proprio megafono. Lo ha fatto attraverso la Commissione di Vigilanza che ha approvato una norma che consente ai rappresentanti del governo di parlare nei talk senza vincoli di tempo e senza contraddittorio. Non solo, Rainews24 potrà trasmettere integralmente i comizi politici, senza alcuna mediazione giornalistica, preceduti solamente da una sigla.
Questa non è la nostra idea di servizio pubblico, dove al centro c’è il lavoro delle giornaliste e dei giornalisti che fanno domande (anche scomode) verificano quanto viene detto, fanno notare incongruenze. Per questo, gentili telespettatori, vi informiamo che siamo pronti a mobilitarci per garantire a voi un’informazione indipendente, equilibrata e plurale.
Non sono state ancora rese note le reazioni dei politici in merito a quanto appena comunicato dai giornalisti, ma il web ha empatizzato con la fetta politicizzata dei giornalisti che si sono opposti al provvedimento.
La reazione dei partiti
La norma in questione è quella relativa alla modifica della legge sulla Par Condicio. L’opposizione costituita da PD e M5S è insorta contro questo provvedimento totalitaristico e censorio. Nello specifico, il capogruppo 5S Dario Carotenuto ha dichiarato quanto segue: “Ieri sera in commissione di Vigilanza è stata scritta una brutta pagina per il Parlamento e per il servizio pubblico. La maggioranza si è posta con un atteggiamento inaccettabile rifiutando qualsiasi tentativo di mediazione su alcuni dei problemi che abbiamo sollevato, il che è del tutto inaccettabile per la natura di un provvedimento come la par condicio, che dovrebbe servire a garantire il pluralismo e a tutelare i cittadini”.