Allarme crisi idrica globale. La situazione oggi e in Italia
Crisi idrica globale: si registra un progressivo peggioramento nella disponibilità d’acqua
La siccità rappresenta una delle sfide più gravi che l’umanità deve affrontare oggi. Entro il 2050, si stima che oltre il 75% della popolazione mondiale potrebbe essere colpita da questa calamità, con 4,8-5,7 miliardi di persone che vivranno in aree con carenza d’acqua per almeno un mese all’anno. Secondo le stime delle Nazioni Unite, ben 216 milioni di persone potrebbero essere costrette ad abbandonare le proprie case.
Che cos’è la World water map
Per sensibilizzare sull’importanza di questo tema critico, la National Geographic Society, in collaborazione con l’Università di Utrecht, ha sviluppato una mappa globale interattiva che evidenzia i punti critici della crisi idrica e il divario tra domanda e disponibilità d’acqua dolce, noto come gap idrico. Questa World water map si basa su modelli idrologici e dati storici degli ultimi 40 anni, offrendo agli utenti la possibilità di monitorare i cambiamenti nel settore idrico.
Mentre la domanda di acqua è in costante crescita, la disponibilità d’acqua dolce è sempre più limitata a causa dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento delle falde acquifere e di una gestione inefficiente delle risorse idriche. Attualmente, un terzo della popolazione mondiale si trova ad affrontare la scarsità d’acqua, con l’Italia che registra uno dei gap idrici più allarmanti in Europa.
Nel 2019, l’Italia ha registrato un gap idrico di 1,8 km cubi nelle regioni costiere occidentali e di 1,7 km cubi nelle regioni orientali. Questi dati, evidenziati sulla mappa interattiva, testimoniano la gravità della situazione, che si è ulteriormente aggravata negli ultimi mesi a causa della prolungata siccità, con fiumi prosciugati, laghi in calo e scarsità di precipitazioni..
Come si prospetta la situazione idrica globale
La situazione attuale non è dunque delle migliori e la prospettiva per il futuro prossimo è anche peggiore. Tutti i paesi mondiali si troveranno ad affrontare la siccità e altri fenomeni connessi alla mancanza d’acqua. Anche altri paesi europei si trovano a rischio di crisi idrica, tra cui Bulgaria, Spagna meridionale, Francia occidentale, Portogallo e Malta. La Spagna e la Francia hanno già sperimentato temperature superiori ai 30 gradi centigradi anche in pieno inverno, mentre l’Italia, con la sua rete idrica fragile, si prepara ad affrontare un’estate potenzialmente più calda dell’anno precedente e caratterizzata da emergenze legate all’acqua.