Israele risponderà al contrattacco dell’Iran: la regione trema
Israele ha preso una decisione: Netanyahu lancerà un ulteriore attacco all’Iran, in risposta al suo contrattacco.
Il comandante dell’Idf, Herzi Halevi, ha confermato tutto: “La risposta all’attacco iraniano ci sarà. Il lancio di così tanti droni e missili sul nostro territorio avrà la sua risposta”. A nulla sono valsi i tentativi di Stati Uniti e gli altri paesi di blandire il regime israeliano. Tra cui, quello di Biden che ha sminuito il contrattacco iraniano, parlando di uno “spettacolare fallimento”.
Ciononostante, l’orgoglio di un regime di apartheid come quello di Israele è più forte e risulta perciò sordo alle richieste dell’Ue e degli alleati oltreoceano che chiedono di evitare una escalation in Medio Oriente. Infatti, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto al capo del Pentagono Austin quanto segue: “Non c’è altra scelta se non quella di rispondere all’attacco di Teheran”.
Dunque, le minacce verbali di Israele avranno un seguito, ma attenzione, l’Iran ha risposto con un attacco, quello di sabato, dopo che il primo aprile Israele aveva bersagliato l’ambasciata iraniana in Siria, provocando almeno 7 morti ingiustificati. Per questo motivo, il ministro degli Esteri iraniano Amirabdollahian ha parlato in merito.
“L’attacco limitato di sabato sera mirava ad avvertire, scoraggiare e punire il regime sionista. Ma se Israele intraprenderà una nuova azione contro l’Iran, dovrà affrontare una risposta molto più forte” ha detto Amirabdollahian a Sergei Lavrov, omologo russo al telefono.
Le opzioni offensive dell’Idf
Secondo alcuni, l’Idf non rinuncerà al suo ruolo di vittima nel panorama politico internazionale, per cui l’attacco di ri-risposta all’Iran sarà blando e non comporterà vittime. Stando a questa teoria, Israele potrebbe colpire l’armamentario bellico dell’Iran per lanciare un messaggio forte: distruggere i mezzi per annichilire l’individuo.
Secondo altri, invece, Israele agirà in barba a tutto e provvederà a sganciare missili sulla Siria e in generale sul territorio iraniano. Del resto, è nel suo stile, ma a questo punto gli USA non asseconderanno la cosa. Lo hanno affermato già 48 ore fa, quando l’Iran ha lanciato la sua controffensiva.