Perché ti piacciono ancora i giochi da tavolo nel 2024? | La parabola di Monopoly
Il gioco da tavolo è un’attività intramontabile: tra tutti, emerge con prepotenza il Monopoly, uno dei giochi più affascinanti di sempre.
Oggigiorno, il gioco da tavolo è ancora uno degli strumenti prediletti, dai giovani ai più attempati, per trarre divertimento e intrattenersi. Lo si è visto con tutta evidenza durante il periodo di lockdown, quando i boardgame hanno vissuto un’impennata di vendite storica data dall’impossibilità di dedicarsi ad altro.
Ciononostante, l’obiettivo base di qualsiasi gioco da tavolo, così come quello di coloro che decidono di giocarci, è alimentare la convivialità e divertirsi interagendo in modo dinamico. Questa motivazione fu alla base della nascita stessa del gioco da tavolo, la quale affonda le sue radici nell’antichità.
In antichità, esistevano già molti giochi da tavolo, alcuni dei quali si sono evoluti in classici, mentre di altri sono andate perdute le regole. Ad esempio, il gioco reale dell’Ur, risalente a circa 4.500 anni fa, è uno dei più antichi giochi da tavolo conosciuti, rinvenuto in siti archeologici sumeri.
Ancora oggi, giochi come il Senet egiziano, di circa 3.000 a.C. e il Mancala africano sono testimonianza di quanto i giochi da tavolo fossero diffusi. Solo durante il Medioevo, stando alle informazioni, i giochi da tavolo divennero appannaggio della nobiltà, ad esempio con gli scacchi, le dama e il backgammon.
L’utilità dei boardgame
Già con scacchi e backgammon si diceva, in antichità, che fossero strumenti utili per affinare logica e risorse per affinare le proprie strategie militari. Questo assunto è stato fondamentale, poiché molti giochi successivi, soprattutto nel XX secolo, hanno seguito questo doppio binario: intrattenimento e utilità educativa.
Infatti, durante il Rinascimento, i giochi da tavolo divennero più accessibili alle masse, finché nell’epoca dell’Illuminismo non finirono per diventare veicoli di temi educativi e morali divennero comuni, riflettendo l’interesse crescente per l’istruzione del tempo. E Monopoly cosa c’entra?
La parabola del Monopoly
Il XX secolo ha visto una vasta espansione e diversificazione dei giochi da tavolo. La produzione in serie ha reso i giochi più accessibili e ha portato alla creazione di una vasta gamma di titoli. Giochi come Monopoly, Scrabble e Risiko hanno dominato il mercato, mentre nuove idee e meccaniche di gioco continuavano a emergere.
Il caso di Monopoly è piuttosto interessante: il gioco è tra i più noti della storia dell’umanità, ma in realtà non è nato per far divertire. Monopoly era una simulazione dello stile di vita imprenditoriale e aveva il compito di esprimere politicamente l’idiozia dietro ai gesti che portano il più fortunato a vincere, impoverendo il prossimo. Per questo ci piacciono ancora i boardgame, perché sono divertimento, intrattenimento, insegnamento e critica sociale.